Vaccino anti-Covid: Pfizer riduce le consegne anche la prossima settimana! Arcuri annuncia esposto in procura

In Basilicata prosegue spedita la campagna vaccinale anti Covid-19, rivolta, in questa prima fase, agli operatori sanitari.

Alla data del 18 gennaio 2021, l’80% del personale sanitario in servizio nei cinque Presidi Ospedalieri attestati all’AOR San Carlo ha ricevuto la prima dose del vaccino.

Il numero del personale dipendente sanitario, distinto per i cinque ospedali dell’AOR, sottoposto alla prima somministrazione del vaccino anti Covid-19, è il seguente:

  • 1310 dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza;
  • 255 dell’ospedale ‘San Giovanni’ di Lagonegro (PZ);
  • 200 dell’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Melfi (PZ);
  • 55 dell’ospedale ‘San Francesco di Paola’ di Pescopagano (PZ);
  • 200 dell’ospedale ‘San Pio da Pietrelcina’ di Villa d’Agri’ (PZ).

Intanto, proseguono le attività legate alla seconda somministrazione del vaccino: alla data del 18 gennaio 2021, il 4% degli operatori sanitari ha ricevuto la seconda dose.

Nel mentre, in diverse regioni, sono in esaurimento le dosi a disposizione dei vari ospedali per le prime somministrazioni del vaccino Pfizer e, per i richiami già programmati, attualmente si utilizza la riserva del 30%.

Il commissario Arcuri ha scritto a Pfizer Italia chiedendo l’immediato ripristino delle quantità da distribuire nel nostro Paese.

Riservandosi, in assenza di risposte, «ogni eventuale azione conseguente in tutte le sedi».

Il commissario Domenico Arcuri, nel corso di un vertice con le Regioni, ha annunciato che:

“nel corso della prossima settimana non solo non verranno consegnate in Italia le dosi che sono state unilateralmente e senza preavviso non consegnate in questa settimana, pari al 29%, ma ci sarà una pur lieve ulteriore riduzione delle consegne“.

Un fatto gravissimo, ha detto Arcuri ai governatori, spiegando che sul tavolo c’è l’ipotesi di presentare un esposto in procura:

“La tutela della salute dei cittadini italiani non è una questione negoziabile.

Di conseguenza si è discusso quali azioni intraprendere a tutela dei cittadini italiani e della loro salute in tutte le sedi, civili e penali, in cui ciò sarà possibile.

Si è unanimemente deciso che tali azioni verranno intraprese a partire dai prossimi giorni in un quadro unitario”.

Gli uffici del commissario hanno già messo insieme un dossier e l’hanno condiviso con l’Avvocatura generale dello Stato in modo da:

“valutare i diversi profili di responsabilità in caso di inadempienza da parte della casa farmaceutica”.