Scanzano Jonico: al via la prima residenza artistica “La Basilicata terra di poesia da Orazio ad Albino Pierro”. Il progetto

Venerdì 21 aprile, alle ore 18:00, presso il Palazzo Baronale di Scanzano Jonico, saranno presentati alla comunità gli artisti, provenienti da tutta l’Italia, protagonisti della prima edizione della residenza artistica “La Basilicata terra di poesia da Orazio ad Albino Pierro”.

Il titolo del progetto rimanda alla concezione della residenza come opportunità di relazione, di creatività, in cui i percorsi artistici si mescolano con le storie dei borghi magici della Basilicata e della gente che li popola.

La presentazione sarà arricchita con la performance alchemica e multimediale di FiloPoesia Urbana di Giò Di Sera, fondatore e Ceo della StreetUniversityCity Berlin & Terra Lab, performance collettiva di Roberto Capriuolo e Elisa De Silva.

Dal 22 al 25 aprile gli artisti intraprenderanno un percorso esperienziale alla ricerca di cultura e spensieratezza.

Il percorso sarà incentrato sulla poesia, la sensorialità, la socialità e l’ascolto.

Un viaggio che attraverserà i Parchi Letterari di Tursi alla scoperta di Albino Pierro seguendo il “percorso della poesia pierriana”, di Valsinni alla scoperta di Isabella Morra con la visita al Castello dei Morra dove si svolse la sua vicenda umana e poetica e di Montalbano Jonico per riscoprire l’autore Francesco Lomonaco.

Il viaggio proseguirà per Venosa sulle orme di Orazio, uno dei massimi poeti latini, famoso per il suo nunc est bibendum terminando a Matera dove risiede l’energia del cambiamento.

Martedì 25 Aprile, alle 19:00, presso la Torre Saracena di Scanzano Jonico la serata sarà arricchita con la performance degli artisti Sara Grimaldi, Caterina Pucci, Carlotta Cerrato, Elisa De Silva, Alessandro Vaglia, Giuseppe Balena, Roberto Capriuolo e Paolo Meneghetti.

L’evento conclusivo della residenza artistica sarà testimonianza delle relazioni avviate durante la permanenza con la creazione di un nuovo punto di contatto tra le diverse realtà che hanno condiviso un piccolo ritaglio della propria quotidianità, un dettaglio della propria identità lucana.