Pomarico, bella notizia: dopo due anni di “pausa” forzata, la festa in onore del Santo Patrono si farà! L’annuncio

Buone notizie per il materano.

Dopo lo stop dovuto al Coronavirus, a Pomarico (MT) come da tradizione il 7, 8 e 9 maggio 7, 8 e 9 maggio si festeggerà San Michele.

A dare la notizia il Sindaco, Francesco Mancini, che dichiara:

“Grazie a tutto il comitato di San Michele Arcangelo che con grande spirito di devozione e tanto impegno ha deciso di riprendere, dopo due anni di ‘pausa’ forzata, la nostra grande festa in onore del nostro santo patrono.

Noi amministratori, (e sono sicuro che anche tantissimi nostri concittadini e tante ditte locali e non solo), non possiamo non essere di supporto al comitato nel tornare a vivere i tre giorni più magici dell’anno per la nostra bella comunità.

VIVA SAN MICHELE“.

E’ tradizione a Pomarico, in occasione della festa di San Michele Arcangelo, affidare a un gruppo di giovani il compito di trasportare il baldacchino, laminato d’oro, al seguito della Statua del Santo durante la processione per le vie del paese.

Con grande fede e devozione, uomini, donne e bambini, molti dei quali vestiti da angioletti, attendono nella piazza antistante la chiesa madre che la statua del protettore venga portata fuori per dare inizio alla processione per le antiche vie del centro storico.

Si è scelto l’8 maggio come data per la festa, nonostante il calendario liturgico assegni a San Michele la data del 29 settembre, perché è legata ad una leggenda che vuole il Santo aver salvato il paese da una terribile carestia, acquistando una grande quantità di grano.

Un cero di grandi dimensioni è in testa, precederà la statua del Santo per tutta la processione insieme alla banda musicale.

La processione si inerpica per ripide e strette stradine fino al rione castello, la parte più alta il cuore antico di Pomarico, costruito dagli abitanti di Pomarico vecchio, dopo che fu più volte saccheggiata dai Saraceni.

Qui sono custoditi i resti dell’antico fortilizio e della chiesa vecchia, fatta costruire da Francesco II Del Balzo nel 1450.

Nel pomeriggio San Michele viene portato in cima al Colle di Sisto dove rimane fino a sera.

Tra strade, illuminate a giorno con le luci di migliaia di lampadine multicolori delle luminarie, San Michele, posto su un carro trionfale, torna a sera inoltrata in paese.