Ospedale di Policoro: “mi congratulo con medici e infermieri per la loro professionalità, spirito di sacrificio, disponibilità”. La testimonianza di Laviola

Il Cavaliere della Repubblica Italiana, nonché consigliere provinciale dell’ANCRI Domenico (Mimmo) Laviola, scrive una nota sulla buona sanità lucana, in particolare quella dell’ospedale Giovanni Paolo II° di Policoro.

Ecco le sue parole:

“Si parla sempre e solo male della sanità lucana e mai di quella buona.

Nessuno immagina cosa sono costretti a fare quotidianamente nelle emergenze e non, medici, infermieri e OSS.

Ci sono medici, infermieri e interi reparti, che quotidianamente lavorano con abnegazione e spirito di sacrificio.

Si parla solo e sempre di mala sanità e mai di quella buona, perché quella buona ovviamente non fa notizia.

Ho avuto modo di constatare in più occasioni la professionalità e il sacrificio di tanti medici e infermieri dell’ospedale di Policoro.

Ho sempre avuto a che fare con professionisti preparati e disponibili, che eccellono nel loro lavoro.

Ovviamente qualcuno dirà ‘Si ma è il loro lavoro’!

Io invece dico che dobbiamo elogiare il loro operato, dobbiamo avere più fiducia della loro professionalità, poi è chiaro che chiunque può sbagliare.

In questo caso vorrei ringraziare i medici e gli infermieri del reparto di Otorinolaringoiatria, nello specifico il Dott. Asprella, il Dott. Martino e tutto lo staff.

I medici, gli infermieri e lo staff del reparto di Chirurgia che hanno ospitato un pezzo del mio cuore, in quel reparto.

Hanno dimostrato professionalità, impegno, umiltà e disponibilità il cui risultato è stato evidentemente eccezionale.

Voglio ringraziare tutti quanti quelli che si sono spesi per ottenere il risultato finale.

Grazie a tutti per la vostra professionalità.

Infine, ma non per ultimi, voglio ringraziare gli IDF del dipartimento chirurgico capo sala Ragone Rosario e Quinto Salvatore per la qualità, l’umiltà, la disponibilità e le doti non solo organizzative.

Questa mia testimonianza sarà una goccia nell’oceano, un granello di sabbia nel deserto, una voce fuori dal coro, ma grazie democrazia per la possibilità che dai a tutti di esprimersi”.