Non ci sono parole: in questa Parrocchia del materano rubata la culla del presepe del Bambinello!

“In tempi di COVID succede anche questo.

In occasione del Santo Natale, non avremmo mai voluto registrare un episodio “squallido” ma soprattutto “sacrilego” come quello che si è verificato nei giorni scorsi nella nuova parrocchia di San Gerardo Maiella, a Marconia (MT), guidata dal parroco don Franco Laviola.

Dobbiamo prendere atto che, ormai, non bisogna meravigliarsi più di nulla: se una cosa può accadere, regolarmente accade”.

Questa la denuncia della professoressa Angela Laviola, una delle rappresentanti della parrocchia, organizzatrice dell’evento e sorella del parroco:

“Quest’anno il Bambinello non può nascere perché la culla che doveva ospitarlo, è stata sottratta da ignoti.

La nostra parrocchia di Marconia, in collaborazione con l’UNITRE aveva allestito la capanna della Natività nel piazzale antistante la chiesetta.

Il materiale per l’allestimento, curato e conservato dai collaboratori dell’associazione, era stato depositato, nella mattinata di venerdì.

Si tratta di una zona di passaggio abbastanza trafficata da auto e persone, in cui sono presenti anche diverse attività commerciali.

Il materiale (culla, staffa, bulloni, tetto e pareti in canne ) era stato appoggiato con delicatezza sulla cancellata.

Nel tardo pomeriggio, collaboratori si sono recati nel piazzale antistante la chiesa dove era posato il materiale per provvedere all’allestimento, e purtroppo, si sono trovati di fronte ad uno spettacolo sacrilego: la culla costruita con cura e artigianalmente, che doveva ospitare il Bambinello, non c’era più.

Un fatto inaudito che non pensavamo mai potesse accadere.

A questo punto, come cittadini e come cristiani, non possiamo che fare appello a chi se ne è appropriato, e, magari ravvedendosi per quello che ha commesso, di provvedere a restituire immediatamente la sacra culla, permettendoci così di poter preparare in tempo l’allestimento della capanna e attendere la nascita del Bambinello la sera della vigilia del Santo Natale.

Siamo ancora in tempo e nulla è perduto per non rovinare la nostra festa più bella e più sentita dell’anno, preparata con tanto amore da questa parrocchia e dalla Unitre.

Aspettiamo con fiducia“.