Nel primo trimestre dell’anno oltre 1000 imprese lucane hanno cessato l’attività. Ecco tutti i dati

Nel primo trimestre dell’anno 1.098 piccole imprese lucane (680 in provincia di Potenza e 418 in quella di Matera) hanno cessato l’attività.

Con le nuove iscrizioni – 751 (473 a Potenza e 278 a Matera) – il saldo negativo è più contenuto in 347 ditte per lo più di famiglia, individuali, pmi.

Il Centro Studi Confcommercio Potenza su rielaborazione dei dati Unioncamere sottolinea inoltre che il tasso di crescita imprenditoriale in Basilicata nei primi tre mesi del 2023 è dello 0,04%.

Una tendenza di carattere nazionale con una flessione che resta tra le più contenute del recente passato e che (con l’unica eccezione del 2021, in piena pandemia) caratterizza tradizionalmente i trimestri di inizio d’anno a causa del concentrarsi delle cancellazioni sul finire dell’anno precedente e l’inizio del nuovo.

Pur in un contesto di sostanziale stabilità, alcuni settori vedono aumentare in modo apprezzabile la propria base imprenditoriale.

Tra questi si segnalano le attività professionali, scientifiche e tecniche, le attività immobiliari e le costruzioni, ancora sotto l’onda “lunga” degli incentivi all’edilizia.

Sul fronte opposto ad arretrare maggiormente sono i settori del commercio e dell’agricoltura.

Commenta il presidente di Confcommercio Potenza Angelo Lovallo:

“Sappiamo bene che il commercio come il settore dei servizi è da tempo sotto tensione e vive una lunga fase di resistenza che si trascina dalla pandemia.

Confcommercio sostiene la necessità di lavorare per costruire una nuova e più forte fase di sviluppo per evitare di ripiombare nell’incubo degli ‘zero virgola’.

Al Governo il Presidente nazionale Carlo Sangalli ha sollecitato buone regole, buoni investimenti, buone politiche a sostegno del terziario di mercato, per il commercio, per i servizi, per il turismo, per i trasporti e per il lavoro autonomo.

Parlare di questi temi alla vigilia del Primo Maggio ha ancora più significato perché siamo sempre più convinti che il terziario rappresenta il settore che può dare il maggiore impulso alla nuova occupazione, soprattutto femminile, e irrobustire la crescita del nostro Paese.

Sul Pnrr bisogna fare presto e bene perché è un’opportunità irripetibile e la sua necessaria rivisitazione è anche l’occasione per mettere in campo interventi per rilanciare il settore del turismo e, in generale, il terziario di mercato. Un’opportunità per il Sud e la Basilicata da non sprecare”.