Nel materano avventura avvincente e coinvolgente quella vissuta da questi studenti nella realizzazione di un orto! Ecco i dettagli

Educare alla creatività e al rispetto dell’ambiente attraverso il coinvolgimento attivo della comunità è il miglior metodo per salvaguardare i nostri luoghi e riempirli di bellezza.

È questo l’insegnamento che gli alunni dell’Istituto comprensivo di Miglionico si portano dall’esperienza di realizzazione dell’orto giardino di comunità, inaugurato ieri nello spazio verde del Centro Polivalente “D’Amoroso Foco” del comune della collina materana.

Nato dalla collaborazione avviata lo scorso dicembre tra Fondazione Matera Basilicata 2019, Comune e Istituto comprensivo di Miglionico, il progetto ha coinvolto gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno dapprima appreso in classe e poi sperimentato sul campo le tecniche di giardinaggio e messa a dimora delle piante, ma anche l’ibridazione fra natura e arte.

Due sono stati infatti i laboratori che li hanno visti protagonisti e i cui esiti sono stati esposti in mostra per l’inaugurazione:

  • uno sulla conoscenza delle piante attraverso la tecnica del frottage,
  • l’altro sulla progettazione di gruppo mediante il disegno dell’orto ideale su carta con tecnica mista.

Nelle attività di giardinaggio, i ragazzi sono stati affiancati anche dai cittadini-giardinieri dell’associazione “Giardino Evolutivo”, nata dal percorso di Matera 2019, che si prende cura del giardino di comunità realizzato negli spazi esterni del Casino Padula di Matera.

Ha sottolineato l’Assessore alla Cultura del Comune di Miglionico, Giulio Traietta:

“La realizzazione di questo orto giardino è stata l’occasione per rafforzare la nostra collaborazione con enti quali la Fondazione Matera Basilicata 2019, che deve avere sempre più questo ruolo di contaminazione per i comuni lucani, e la scuola, dove si formano i nostri concittadini di domani.

Il messaggio che come amministratori vogliamo lanciare è che gli spazi pubblici sono a disposizione di tutti, ma responsabilizzarsi nei confronti di questi spazi significa far crescere una comunità e stimolarla alla cura del bene comune. Iniziare questo percorso dalla più tenera età ci aiuta a costruire un cittadino molto più consapevole degli spazi che abita, ma anche dei propri diritti e doveri”.

Ha evidenziato Massimiliano Burgi, responsabile Dimensione città e cittadini della Fondazione e coordinatore del progetto:

“I temi dell’ambiente, dell’agroecologia, delle relazioni sociali e dei beni comuni, di grande attualità per i nostri tempi, sono tutti racchiusi nella dimensione degli orti urbani e dei giardini di comunità.

L’esperienza della Fondazione su questi temi, sviluppata in particolare attraverso il progetto “Gardentopia”, è ampia ma ogni volta la realizzazione di un orto giardino è un’avventura avvincente e coinvolgente, in particolare con le comunità delle aree interne.

Anche per il giardino di Miglionico abbiamo sperimentato da subito una bella sinergia con l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo, coinvolgendo cittadini di ogni età a partire dagli alunni della scuola, invitati a ripensare i propri luoghi e riempirli di bellezza, attraverso la fusione fra creatività e ambiente”.

Ha spiegato la Dirigente dell’Istituto comprensivo di Miglionico, Alma Tigre:

“Siamo davvero lieti di aver potuto avviare questa collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune nell’ambito dei “Patti educativi di comunità”, una preziosa opportunità per creare sinergie e fare aprire le scuole al territorio, consentendo al contempo ai ragazzi di realizzare attività che vanno ad arricchire il loro percorso scolastico tradizionale, come nel caso della costruzione di un orto giardino.

La risposta entusiasta dei nostri studenti al progetto ci dice quanto sia importante sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della cittadinanza attiva, stimolandoli alla cura del territorio e attivando processi virtuosi, che aprano a progetti di futuro da realizzare qui, dove si è nati e cresciuti.

Processi che da loro si estendano anche alle famiglie e all’intera comunità”.