“Migliorare il collegamento Bari-Matera e con aeroporto di Pisticci”: queste e tante altre le richieste dei pendolari. Ecco i dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato di Ciufer Basilicata sulle proposte dei pendolari lucani per migliorare il servizio di trasporto pubblico locale.

Ecco quanto riportato:

Gli utenti del Trasporto pubblico locale, in particolare dei treni che percorrono i binari della nostra Regione, rappresentano una risorsa inesauribile di segnalazioni e proposte per rendere il servizio pubblico all’altezza del suo fondamentale compito: garantire il diritto alla mobilità, spingere i cittadini a lasciare a casa l’auto, contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente e alla decongestione del trafico nei centri urbani.

Troppo spesso, i pendolari devono scontrarsi con un’offerta ridotta e limitativa, che rende la scelta di muoversi con i mezzi un’opzione obbligata, da abbandonare il prima possibile (o utilizzando l’auto, oppure prendendo casa nella città in cui si lavora o si studia).

Riteniamo che questo nel 2023 non sia accettabile, e che alla luce delle risorse del PNRR, con pochi investimenti, si possa garantire un netto miglioramento al servizio nella nostra Regione.

La sfida fondamentale del trasporto in Basilicata è quella di far crescere le persone che si spostano in treno tra le aree urbane e periurbane per rendere più vivibile e sostenibile la Regione e per far risparmiare le famiglie.

I comportamenti delle Regioni sono determinanti per creare e mantenere un efficiente trasporto pendolare nel medio-lungo periodo o per affossarlo e chi ha governato la Basilicata negli ultimi 15 anni si è purtroppo comportato in modo inconsistente ed inconcludente.

L’andamento della spesa regionale negli ultimi 10 anni parla da sé.

I circa 10mila viaggiatori al giorno su treno della Regione lamentano costantemente disagi dovuti al sovraffollamento dei treni, ritardi, scarsa attenzione alle esigenze dei pendolari, treni non sufficienti nelle ore di punta, difficoltà nel trovare coincidenze nelle stazioni.

Le proposte di seguito riportate sono state raccolte tramite un questionario che è stato distribuito on-line e su formato cartaceo.

Proposte di ordine generale

I pendolari, specialmente quelli delle linee suburbane (Avigliano e Matera per le FAL), dovrebbero poter usufruire di un servizio frequente e moderno, che contempli anche corse nei giorni festivi e negli orari serali.

L’obiettivo verso cui si dovrebbe tendere è la frequenza oraria, semioraria in punta, bioraria nei festivi; nell’ottica di decongestionare i centri urbani e favorire la mobilità sostenibile.

Molti utenti sottolineano la necessità di treni serali: specie sulle tratte Potenza-Melfi e Bari-Matera, almeno nei fine settimana, andrebbero previsti treni tra le 23:00 e l’1:00 di notte.

Si pensi ad esempio a un treno serale delle 23:50 per Melfi, disponibile solo il sabato sera, o in occasione di eventi come feste patronali, concerti, sagre, rievocazioni storiche.

Tutto questo non può prescindere da un grande sforzo per garantire la puntualità e la regolarità del servizio: ancora oggi, purtroppo, si verificano numerosi disservizi alla rete ferroviaria, che incidono molto sulla circolazione sia dei treni a lunga percorrenza, sia dei regionali.

I ritardi, frequenti soprattutto sulla tratta Potenza-Foggia, rendono a volte frustrante l’esperienza di viaggio, esponendo i viaggiatori a conseguenze disciplinari sul posto di lavoro, e sfavorendo l’uso del treno.

Richiediamo ogni sforzo possibile a RFI per evitare tali anormalità, che dovrebbero essere eventi eccezionali e non frequenti.

La pulizia e la sicurezza a bordo treno rimangono requisiti fondamentali per un servizio affidabile: i nuovi treni che gradualmente sono stati immessi in linea hanno indubbiamente migliorato questo aspetto; ci si augura che rimangano puliti ed efficienti a lungo.

Il processo di rinnovamento dovrebbe interessare tutte le linee, anche quelle delle FAL.

Si sottolinea tuttavia che le vecchie littorine Aln 668 sono soggette a sovraffollamento; quindi, si richiede che arrivino treni BLUES dotati di propulsione diesel-elettrica integrata da batterie che consentono una versione ibrida-bimodale con possibilità di operare anche in assenza di elettrificazione.

Nella stazione di Potenza Centrale, ma in generale in tutte le stazioni maggiori, andrebbe assolutamente prevista una sala di attesa provvista anche di wi-fi gratuito e di dispositivi di ricarica.

Dove ancora non sono presenti, chiaramente sollecitiamo anche l’installazione di ascensori.

Proposte Specifiche

Collegamenti con gli aeroporti Costa d’Amalfi di Salerno, Gino Lisa di Foggia
e Mattei di Pisticci:

  • Potenziamento di servizi ferroviari Regionali Veloci Metaponto – Matera –
    Potenza – Salerno in coincidenza a Salerno con i servizi metropolitani da/
    per l’aeroporto.

Istituzione di servizi automobilistici della rete portante regionale sulle
relazioni:

  • Potenza – Aeroporto di Salerno;
  • Francavilla in Sinni – Lauria Svincolo A3 – Lagonegro Svincolo A3 –
    Aeroporto di Salerno;
  • Potenza – Possidente – Rionero – Melfi – Aeroporto di Foggia;
  • Potenza – Aeroporto di Pisticci;
  • Matera – Aeroporto di Pisticci;
  • Nova Siri – Scanzano – Policoro – Bernalda – Aeroporto di Pisticci;
  • Senise – Aeroporto di Pisticci;
  • Villa d’Agri – San Brancato – Aeroporto di Pisticci.

Pendolari della linea Taranto-Metaponto-Sibari-Reggio Calabria

C’è una linea al Sud che potrebbe rappresentare la spina dorsale dei collegamenti tra le diverse regioni, i centri turistici e i porti, garantire un servizio di qualità per studenti, turisti, lavoratori.

Ed invece la linea Jonica che collega Taranto e Reggio Calabria, tre regioni e tanti centri portuali e turistici è in uno stato di degrado incredibile, con tagli ai collegamenti e una situazione mortificante per i pendolari.

Con il nuovo orario da Reggio a Taranto, vi saranno solo 4 collegamenti al
giorno (di cui un solo Intercity diretto con oltre 7 ore di viaggio) e il treno più
veloce impiega 6 ore e 15 minuti, con tre cambi a Paola, Castiglione
Cosentino, Sibari.

Ma da Sibari il treno non c’è più, per cui si continua in pullman.

I pullman in generale risultano più competitivi.

Eppure l’infrastruttura esiste dal 1875, con 470 km lungo la costa e un enorme bacino di utenza, pari a più della metà della popolazione calabrese.

Purtroppo la linea continua a vedere ennesimi assurdi tagli al servizio, pari al 20% dal 2010, con la cancellazione di 2 intercity, 4 intercity notte, 5 treni espresso, 7 treni espresso cuccetta, 2 treni interregionali.

Continuiamo ad assistere da parte del Governo e delle Regioni all’assenza di qualsiasi idea di rilancio, che porta di fatto all’abbandono della linea jonica a vantaggio del trasporto attraverso pullman con investimenti stradali.

La linea è a singolo binario, ma l’obiettivo non deve essere il raddoppio (perché si può aumentare enormemente il numero di treni senza problemi) ma il potenziamento del servizio con nuovi collegamenti e moderni treni, come dovrebbe essere scontato in un Paese europeo, e la realizzazione di una ”lunetta” che consentirebbe l’innesto diretto della Jonica sulla linea Battipaglia-Potenza-Taranto, evitando il “cambio banco” dei treni a Metaponto, facendo risparmiare così 10 minuti di percorrenza ai viaggiatori.

Pendolari delle Ferrovie Appulo Lucane

La linea delle FAL (Bari – Matera) è prevalentemente a singolo binario e non è elettrificata.

Oltre che essere l’unica linea ferroviaria che da Bari raggiunge Matera, collega importanti centri come Altamura, Modugno, Palo del Colle.

I tempi di percorrenza sono ancora molto lunghi.

È in cantiere un raddoppio parziale della linea che dovrebbe migliorare di molto la situazione; pertanto, richiediamo anche qui che sia mantenuto l’impegno della disponibilità di un treno all’ora tra Bari e Matera, e l’istituzione di corse dirette.

I lavori tra San Nicola e Avigliano di Lucania non sono finiti e non si sa quando finiranno.

A che cosa può servire il nuovo tratto se mancano i collegamenti in direzione
di Potenza.

A nulla.

Così come servirebbe a nulla anche l’intera tratta ultimata giacché, saltando come hanno fatto i lavori di ampliamento delle gallerie sulla tratta San Nicola-Genzano non sarà possibile far circolare i nuovi treni Stadler perché le gallerie sono strette e necessariamente si dovranno reimpiegare le vecchie automotrici Fiat gr.300.

Dunque, acclarato che sulla tratta ferroviaria in esercizio, non viaggia quasi nessuno, e che gli otto treni in programma di esercizio viaggeranno assolutamente vuoti, c’è da chiedersi se qualcuno dei decisori politici, a livello comunale, provinciale o regionale abbia mai rivolto il quesito giusto alla direzione della FAL e cioè che cosa intende fare da grande in relazione agli impegni per la Basilicata visto che finora la cera si è consumata e la processione non s’è mossa.

È necessario, ciò nonostante, affrontare con ANSFISA (Agenzia nazionale per
la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) il
problema della tratta comune RFI-FAL (terza rotaia per consentire la
circolazione dei rotabili dotati di assili di differente scartamento) tra Potenza
Superiore e Avigliano Scalo, e realizzare l’upgrade tecnologico degli impianti
di sicurezza nella prospettiva di una progressiva indipendenza tra le
infrastrutture della linea RFI e della linea FAL.

Ritardi e disservizi sono attualmente molto frequenti: si richiede di fare il possibile per limitare tali disagi, di comunicarli tempestivamente ai viaggiatori e di conoscere l’indice di affidabilità del servizio (per verificare il diritto ad eventuali indennizzi).

Le FAL inoltre:

  • Non effettuano treni la domenica, scelta alquanto miope: un programma di
    esercizio domenicale e festivo andrebbe assolutamente previsto.
  • Dispongono di numerose autolinee, di cui sarebbe utile avere una mappa
    delle fermate (specie per aiutare i turisti che raggiungono Matera).

Studio di fattibilità (RFI) per proseguimento tratta ferroviaria Ferrandina-Matera verso la Puglia

Apprendiamo dalla stampa, per bocca delle dichiarazioni dell’assessora Merra, la scelta di optare per il collegamento ferroviario via Gioia del Colle tra Matera e Bari.

È una decisione che non condividiamo, né nella forma né nella sostanza.

Nella forma perché non è mai esistita alcuna interlocuzione tra la Regione, i
cittadini e coloro che rappresentano una parte importante dell’utenza.

Trovarsi davanti ad una decisione già assunta, voluta da alcuni politicanti (pochi per la verità), è inaccettabile e irrispettoso, una scelta di metodo sbagliata in linea con altri atti che si stanno consumando sull’ente regione attraverso fughe in avanti solitarie in totale assenza di contraddittorio.

Non c’è dubbio che si tratti di un’opera discutibile già a livello di progettazione, basti pensare alla decisione di realizzarla partendo dalla periferia invece che dal cuore della città, facendone di fatto un doppione della ferrovia Matera-Altamura-Bari delle Fal.

Forse sarebbe più giusto realizzare una nuova linea fino a Bari, piuttosto che progettare un “doppione” che, in concreto, non apporterà alcun beneficio alle reali esigenze di spostamento dei cittadini.

In entrambi i casi i tempi di percorrenza resterebbero pressoché identici, la tratta Bari-Matera oggi è percorribile in 1 ora e 40 (in futuro lo sarà in 1 ora e 10 minuti), con le FS (Via Gioia) servirebbero almeno 90 minuti.

Un’ulteriore conferma di questo paradosso, a dimostrazione di come la decisione sia il frutto di un ragionamento puramente unidirezionale e improntato a prevedere un ipotetico quanto fantasioso sviluppo del trasporto merci su rotaia, è rappresentato dalla lunghezza del percorso, che se confrontato con quello delle Fal, risulta essere addirittura più lungo di una ventina di kilometri (74 km quello delle Fal, circa 90 il nuovo itinerario via Gioia).

Adesso la parola passa al Governo, nei prossimi mesi il commissario governativo si pronuncerà sulla soluzione progettuale ritenuta più valida.

Mai come adesso sarà fondamentale non commettere errori se non si vuol pregiudicare il futuro della mobilità su ferro dell’intero territorio materano.

Alcune segnalazioni specifiche degli utenti:

  • Tempi di percorrenza troppo elevati. Negli anni ’60 e ’70, sulla tratta Potenza-Foggia, il tempo di percorrenza era inferiore.

Occorre intensificare i punti d’incrocio. Evitare lo smantellamento degli incroci di Forenza e Leonessa. Il ripristino dell’incrocio nella stazione di Pietragalla farebbe recuperare 5 / 10 minuti di percorrenza;

  • Tempi troppo lunghi, ritardi. Eliminare qualche fermata con quasi 0 utenze e collegarle con minibus sulle altre con più utenze;
  • Treni vecchi, poche carrozze, treni sovraffollati, treni nuovi in orari in cui non c’è nessuno e treni vecchi in orario di punta. Pochi controlli;
  • 1) Poche carrozze, talvolta solo 1, in orari di punta); 2) talvolta ritardi non leggeri nei treni provenienti da Foggia;
  • Ritardi e poca assistenza presso la biglietteria automatica, spesso si blocca, non emette scontrino e si perdono i soldi immessi;
  • Scarse comunicazioni e mancanza bus in appoggio;
  • Assenza di monitor arrivi/partenze live nelle stazioni di Picerno, Baragiano, Forenza, Pietragalla, Filiano, Potenza Superiore (Banchina Binario 2);
  • Assenza di obliteratrici a servizio del binario 2 nelle stazioni di Rionero e Melfi;
  • Ritardi continui, a volte le corse vengono soppresse e il bus sostitutivo non passa. I viaggiatori sono costretti ad attendere il treno successivo;
  • Numero limitato di corse soprattutto nei giorni festivi;
  • Attivare il riscaldamento nelle sale d’aspetto di Potenza Superiore e
    Potenza Centrale;
  • Pochi controlli a bordo treno e una sensazione di scarsa sicurezza sia nelle
    stazioni che sul treno;
  • Tempi di percorrenza troppo lunghi da Potenza a Salerno;
  • Assenza di collegamenti regionali da Potenza per Picerno-Baragiano-BellaMuro nella fascia oraria 14:30 – 17:30;
  • Istituire la fermata dei regionali 19892-19891 presso la stazione di Potenza Università;
  • Installare telecamere di videosorveglianza presso le stazioni di Potenza Superiore, Potenza Macchia Romana, Rionero, Castel Lagopesole, Melfi,
    Ferrandina, Metaponto”.