Matera: i suoni della tradizione lucana e araba uniti alla musica elettronica! Ecco il progetto

La centrale Piazza Vittorio Veneto di Matera, ancora tutta illuminata per i festeggiamenti della Madonna della Bruna del 2 luglio, ha risuonato ieri sera dei ritmi della tradizione lucana, araba e del sound della musica elettronica, intrecciati nella performance “Open Sound Matera Session”, frutto della collaborazione tra l’Associazione Maria SS della Bruna e la Fondazione Matera Basilicata 2019.

Un progetto sperimentale, prodotto dall’associazione culturale Multietnica, che ha messo insieme gli strumenti della tradizione lucana come la zampogna, la lira, il cucù, la cupa cupa, suonati dai musicisti Alberico Larato e Rino Locantore, la voce della cantante di origini algerine Badrya Razem, e i campionamenti del producer della scena musicale elettronica italiana go-Dratta (Gaetano Dragotta).

Un’occasione per rileggere la tradizione in chiave contemporanea, anche nella scelta del palco su cui gli artisti si sono esibiti, la cassa armonica delle bande, elemento simbolo delle feste patronali.

Accanto all’architettura in legno, un maxi schermo proiettava le immagini di alcuni dei riti più suggestivi della Basilicata, fra cui proprio la Festa della Bruna, riuscendo ad attirare un pubblico di ogni età, grazie alla contaminazione fra linguaggi differenti.

Ad aprire la performance è stato lo spoken dj set “Road to OSA” di Alioscia Bisceglia, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, nato per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 grazie all’associazione Multietnica con l’obiettivo di creare un ponte tra la produzione musicale elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana, raccolte e campionate in un repertorio open source, la Open Sound Library.

Un viaggio sonoro che è proseguito fra il 2020 e il 2021 e che è arrivato anche all’Expo 2020 Dubai dove, in occasione della Giornata delle Capitali Europee della Cultura, ha incontrato i suoni della tradizione araba, grazie alla collaborazione con il musicista Imad Kawala.

Questo incontro fra culture è stato nuovamente al centro della performance ideata per la Festa della Bruna, dedicata nell’edizione numero 633 proprio al tema dell’accoglienza.

Un tema che ha sempre accompagnato il percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e che quest’anno ha avuto una declinazione ancora più speciale nella sera del 2 luglio, quando un gruppo di anziani della residenza “Brancaccio” di Matera ha potuto seguire i momenti principali della festa, dal passaggio del carro al suo strazzo, affacciati dalle finestre della sede della Fondazione Matera Basilicata 2019, in Piazza Vittorio Veneto.

Un momento di grande emozione per chi non partecipava da tempo ai festeggiamenti, ma anche una occasione per riannodare i fili della memoria, visto che alcuni di loro avevano ricoperto ruoli di primo piano nelle celebrazioni del passato.