Matera, fondi di compensazione ambientale per riqualificare Casino Dragone: ecco il progetto

Via libera della Giunta comunale di Matera alla convenzione con la “Meltemi Energia Srl”, al fine di utilizzare 750mila euro di fondi di compensazione ambientale per la riqualificazione dell’area di Casino Dragone, che giaceva da ben 12 anni nel degrado.

Una compensazione che origina dalla realizzazione da parte di Meltemi di un parco eolico in località “Le Reni”, il cui progetto è stato già approvato anche dalla Regione Basilicata.

L’Amministrazione comunale potrà, quindi, beneficiare di questo importante contributo compensativo, che investirà nell’attività di recupero dell’immobile e nella realizzazione di attività di formazione ed educazione ambientale, finalizzate anche a sensibilizzare la comunità locale alle tematiche dell’efficienza energetica.

Ne dà notizia con soddisfazione il sindaco, Domenico Bennardi, impegnato in prima persona con l’assessore al Patrimonio, Angela Mazzone, per la chiusura di questa importante convenzione, mettendo a disposizione della città e del quartiere San Giacomo un immobile storico di pregio come Casino Dragone.

L’importo complessivo oggetto dell’accordo è di 750mila euro, interamente a carico di Meltemi, che lo gestirà per gli aspetti tecnici relativi alle attività di progettazione preliminare (ora progettazione di fattibilità tecnico-economica) e definitiva, forfettariamente definite in un importo complessivo di 50mila euro, e alle attività di progettazione esecutiva svolta a titolo gratuito; tutte già eseguite, a propria cura e spese, dalla Meltemi stessa.

In base alla convenzione approvata in Giunta, il Comune si occuperà di ottenere tutte le autorizzazioni e/o atti di assenso necessari alla realizzazione del Progetto di sviluppo locale, provvedendo direttamente, a propria cura e spese, all’affidamento dei lavori e delle forniture necessari alla realizzazione di progetto e relativa gestione.

Commenta Bennardi:

«Dopo aver sbloccato il progetto di riqualificazione del parco urbano di Serra Rifusa e quello di Serra Venerdì siamo riusciti a sciogliere anche quest’altro annoso nodo, che si trascinava da 12 anni (il primo progetto mai realizzato è del 2011) senza una soluzione.

Con questa convenzione ed i fondi compensativi, saremo in grado di rigenerare Casino Dragone e l’area di pertinenza, trasformandolo in un polo di educazione ambientale a disposizione di tutti i cittadini.

L’energia pulita genera educazione all’ecosostenibilità.

Tutti temi che ci stanno a cuore e stiamo traducendo da più di due anni in concrete azioni sul tessuto urbano».