Matera, autotrasporti: “la situazione è diventata drammatica”. Al via la manifestazione dei tir

“Ai mancati segnali del Governo, Unatras risponde annunciando manifestazioni in tutta Italia il 19 Marzo“.

Spiega l’Unione delle associazioni nazionali dell’autotrasporto guidata dal Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani:

“Il costante e ormai insostenibile aumento del costo del carburante ha determinato una situazione ingestibile per le imprese dell’autotrasporto italiano, che non riescono a farsi riconoscere dalla committenza i maggiori costi dovuti agli stessi aumenti.

Per le 406 imprese di autotrasporto della provincia di Matera – di cui 246 sono imprese artigiane – nell’arco degli ultimi dodici mesi il prezzo alla pompa del gasolio per autotrazione è aumentato del 20,7%, con un impatto di maggiori costi specie per le micro e piccole imprese artigiane dell’autotrasporto merci che hanno un impatto diretto sull’economia materana.

È da diverso tempo che Unatras, responsabilmente, ha lanciato l’allarme sulla pesante situazione delle imprese di autotrasporto, che nel frattempo, autonomamente, potrebbero nuovamente decidere di fermarsi in maniera spontanea in alcune zone del Paese.

Questo perché potrebbero ‘semplicemente’ ritenere più conveniente lasciare i propri mezzi sui piazzali piuttosto che continuare a viaggiare in queste condizioni.

Il Governo si era impegnato in tempi brevissimi a fornire le soluzioni più adeguate per consentire alle aziende di fronteggiare l’emergenza.

Purtroppo, al di là dello stanziamento degli 80 milioni, che certamente non risolve i problemi della categoria, non ci sono stati apprezzabili passi in avanti.

La situazione è diventata drammatica.

Continuando a tergiversare, il Governo si assume il rischio che nascano nuovamente iniziative spontanee di protesta, nonché la responsabilità di lasciare committenze senza rifornimenti”.

Dice Rosa Gentile, presidente Confartigianato, ricordando che in 10 anni le imprese di autotrasporto iscritte alla Cciaa si sono dimezzate con una riduzione netta di occupazione diretta e dell’indotto logistico:

Una vera e propria batosta che si scarica interamente sui margini di profitto e sul valore aggiunto aziendale, considerato che i prezzi alla produzione nel trasporto merci, al terzo trimestre 2021, sono in calo dell’1,2% rispetto ad un anno prima.

È impensabile che il settore possa assorbire da solo tutti gli aumenti, ma anche l’intera filiera logistica e del consumo è già strozzata da una morsa di aumenti e speculazioni non accettabili per imprese e cittadini.

L’intervento del Governo per calmierare i prezzi è necessario per permettere all’autotrasporto di viaggiare con i giusti margini di dignità del lavoro, evidenziando bene che la capacità di trasportare e consegnare le merci è un pilastro imprescindibile del nostro sistema produttivo e che, anche recentemente, ha contribuito alla pace e coesione sociale del Paese, basti ricordare cosa succede nei supermercati e distributori quando si rischia la non consegna delle merci”.