“In Basilicata pale eoliche che si frantumano, motori e rotori di pali che spiccano il volo: questo il prezzo pagato per l’energia verde”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa di Demma-Scarabaggio del Partito Degli Europei e dei Liberali Basilicata sulla transazione ecologica nel territorio lucano.

Tiziana Demma Vice Presidente Vicario del P.E.L (Partito Degli Europei e dei Liberali) per la Basilicata si chiede:

I cittadini a che prezzo pagano l’energia verde e in che modo si potrà garantire la sicurezza dei cittadini, visti gli ultimi avvenimenti in merito le pale eoliche che si frantumano, motori e rotori di pali che spiccano il volo.

Cosa succederà nel prossimo decennio con questa corsa fuori controllo e indiscriminata sui Territori del Sud Italia a caccia di vento, sole e gas?

L’immagine della Basilicata, come anche quella di altre Regioni, è una distesa di torri bianche che in alcuni casi non hanno mai funzionato.

I parchi eolici come dimostrano gli ultimi avvenimenti sono delle vere e proprie ‘bombe ad orologeria’ pronte a esplodere e causare danni.

Anche l’associazione ambientale EHPA con la quale Scarabaggio collabora e la rappresenta in Basilicata, lo scorso Febbraio ha sporto denuncia contro una delle società del vento perché per un semplice movimento ventoso si è rotta una pala, i cui detriti si sono cosparsi a ridosso di un’abitazione rischiando di colpirla.

Messa anche a repentaglio la vita dei suoi abitanti, ennesima dimostrazione della politica fallimentare locale e totale assenza delle Istituzioni.

Non dobbiamo far ricadere ai cittadini la colpa di tale fallimento per assenza di un piano energetico mai attuato e autorizzando tali scempi con la scusante di calmierare le bollette”.

Il coordinatore regionale del P.E.L Scarabaggio Bruno aggiunge:

“Quanto emerge post ventennio all’insegna del green e delle energie rinnovabili è semplicemente racchiudibile in una parola: disastro.

I nostri amati territori deturpati, privati del proprio essere, interi borghi irreparabilmente compromessi nel loro aspetto e nella loro storia, interi territori a prevalenza agricola divenuti una moltitudine di opifici creatori di energia.

Invitiamo i grandi esperti del Ministero a visitare la Basilicata per capire cosa sta accadendo realmente, coloro che non sanno nemmeno che Matera è in Basilicata.

Oggi quello che emerge è uno scenario catastrofico, una guerra che minaccia l’Europa e le basi solide che sino ad oggi si credevano tali.

Il consiglio dei Ministri con un ‘colpo’ di genio vorrebbe riaprire le centrali elettriche a carbone dando riprova del completo fallimento in merito le energie rinnovabili”.

Altro tassello è l’ultimo Decreto Legge 17/2022 ribattezzato ‘bollette’, che cercando di calmierare i costi delle bollette accelera sul fronte delle rinnovabili facendo semplificazioni nelle autorizzazioni per impianti fotovoltaici, aumenti e ottimizzazioni dello stoccaggio del gas, aumento di carburante sintetico, semplificazioni per le pratiche autorizzative”.