Matera, aumento record della tassa sui rifiuti: i dettagli

Secondo uno studio della Uil in un solo anno la Tari è aumentata in media in 4 città su 10.

Tanto che nel 2019, si prevede, che ciascuna famiglia italiana verserà almeno 302 euro nelle casse del Comune.

Matera non fa eccezione.

Venerdì 28 Luglio, il consiglio comunale di Matera ha approvato l’ennesimo aumento della TARI, questa volta per 1,800,000 euro (circa il 20%), portando la spesa complessiva ad oltre 13 milioni di euro.

Il voto del M5S è stato contrario.

Lo fa sapere in una nota Antonio Materdomini, consigliere al Comune di Matera del Movimento 5 Stelle:

“Dopo aver già assistito ad aumenti vertiginosi negli ultimi anni, prendiamo atto di questa nuova impennata a cui purtroppo si è legato un paradossale calo verticale della qualità del servizio.

Il M5S di Matera da anni denuncia la mancanza cronica di una strategia di efficientismo del sistema di conferimento/smaltimento dei rifiuti, l’inaudito ritardo nell’emissione del nuovo bando, scaduto ormai da due anni, in cui siamo riusciti a fare inserire nel mese di dicembre 2016 una modifica che prevede la ‘tariffa puntuale’.

La prassi invece è quella di procedere di proroga in proroga, di emergenza in emergenza.

Ad aggravare il quadro complessivo c’è la situazione disastrosa della discarica de La Martella, una bomba ecologica che secondo il M5S andrebbe immediatamente chiusa e che, in più occasioni, è stata oggetto di prescrizioni da parte della Regione Basilicata e per la quale la Comunità Europea ha comminato sanzioni economiche pesantissime.

Una situazione paradossale che da un lato vede il continuo conferimento di rifiuti in discarica, oltre ad un servizio di igiene urbana che presenta tantissime lacune e dall’altro la richiesta di un ulteriore balzello ai cittadini materani, costretti ad accollarsi, economicamente, i costi di un’incapacità politica nelle scelte di un servizio di raccolta rifiuti non degno di una Capitale Europea della Cultura.

Con l’attuazione del bando, si potrebbe dare seguito alla proposta del M5S che introduce da subito l’adozione della tariffa puntuale per la TARI, oltretutto approvata anche all’unanimità con una mozione nel mese di novembre 2015.

La nostra proposta prevede che la tassa sui rifiuti venga calcolata per ogni utente in base al quantitativo dei rifiuti differenziati e indifferenziati che produce.

Chi meno inquina, meno paga.

Questo, innescherebbe un ciclo virtuoso dei rifiuti.

Un’idea che, purtroppo, continua a rimanere nel cassetto anche della nuova Giunta allargata”.