“Dobbiamo lavorare per nuovi centri antiviolenza in Basilicata. Serve sostenere le donne nella fase successiva alla denuncia”. I dettagli

«Le recenti tragedie avvenute nelle scorse ore anche nella vicina Puglia, ci impongono di continuare a tenere alta l’attenzione sul tema della violenza contro le donne.

Dobbiamo lavorare insieme per una nuova cultura dell’amore da trasmettere alle nuove generazioni, ma anche rafforzare i centri antiviolenza sul territorio.

Purtroppo la Basilicata sembra essere fanalino di coda per la presenza di queste importanti strutture, pertanto, rinnovo l’appello finalizzato ad aumentare questi preziosi centri che garantiscono un contributo concreto alle donne vittime di violenza e stalking».

È quanto afferma Carmen Celi, coordinatrice Democrazia Cristiana con Rotondi di Basilicata che prosegue:

«Serve infatti poter sostenere le donne subito dopo la fase della denuncia, che risulta essere il momento più delicato da affrontare. Questi centri costituiscono un rifugio dalla malvagità dei propri partner, ma anche un luogo dove poter trovare la forza per non pentirsi della scelta assunta e andare avanti nel contrastare qualsiasi tipo di forza ricevuta.

Inoltre è possibile ottenere assistenza legale e informazioni sanitarie, partecipare a gruppi di sostegno e auto-aiuto, fruire di servizi di orientamento al lavoro.

Dunque noi di Democrazia Cristiana con Rotondi Basilicata ribadiamo la priorità di rafforzare questi aspetti, che ci vedranno combattere sempre in prima linea, oltre a intraprendere tutte le battaglie del caso per sostenere le donne vittime di violenza.

In terra lucana c’è ancora molto da fare.

E quindi ben vengano tavole rotonde come “L’importanza dei centri antiviolenza”, promossa dalla Consigliera Regionale di Parità della Basilicata, Ivana Pipponzi, e in programma presso il Museo Archeologico Nazionale di Potenza;

si tratta infatti di occasioni significative per discutere della fondamentale attività svolta dai centri antiviolenza in termini di sostegno alle donne vittime di violenza, ma anche ai minori.

Tutti insieme dobbiamo insistere su questo percorso culturale in maniera tale da evitare nuovi agghiaccianti fatti di cronaca, soprattutto senza dimenticare mai i sogni delle donne che purtroppo sono stati spezzati troppo presto.

In tal senso bene ha fatto il Consiglio comunale di Potenza a stabilire di dedicare finalmente una piazza o una via centrale a Elisa Claps, il cui ricordo è e sarà sempre vivo tra noi».