Coronavirus, “Fase 2”: domani aprono bar, ristoranti, parrucchieri e negozi! Ecco cosa potremo fare

Da domani potranno riaprire ristoranti, bar, pizzerie, pub, parrucchieri, estetisti, negozi, ma anche musei e chiese.

Ecco le parole del Premier Giuseppe Conte, tratte dalla conferenza stampa trasmessa ieri:

“Abbiamo firmato il Decreto che ci porta nella Fase 2 a pieno regime.

I dati sono incoraggianti e ci confermano che gli sforzi collettivi hanno portato i risultati attesi.

Sono scesi i numeri di malati e contagi, aumentati i guariti.

Abbiamo incrementato i controlli con tamponi e test sierologici, stiamo per testare l’app Immuni.

Fase 2 da affrontare con fiducia e responsabilità.

Importante il dialogo con le Regioni, dovranno assumersi responsabilità: potremo effettuare limitazioni relative a luoghi ristretti.

Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva epidemiologica potrà tornare a salire.

Il primo principio è la tutela del cittadino, ma dobbiamo declinare questi principi in maniera diversa.

Dobbiamo accettare il rischio altrimenti non potremo mai ripartire.

Non ci possiamo permettere di aspettare il vaccino.

Da lunedì ci si sposterà all’interno della Regione senza autocertificazione.

Non ci sarà bisogno di giustificare nulla.

Si potrà andare dagli amici, in montagna, al mare e via dicendo.

Rimarranno limitazioni per chi è contagiato dal Covid-19 e chi ha sintomi ad esso adducibili.

Rimarrà comunque permanente il distanziamento sociale di un metro e raccomandiamo di portare la mascherina, obbligatoria in alcuni specifici luoghi.

La consigliamo poi anche all’aperto se si passa ad esempio in vie affollate.

Gli spostamenti da una Regione all’altra sono limitati da un’autocertificazione per motivi lavorativi o sanitari fino al 3 Giugno 2020.

In quella data valuteremo se si potrà togliere anche questa limitazione.

Da quella data si potrà far ripartire anche il turismo perché saranno aperti i confini con l’Europa e venendo in Italia non si dovrà restare in quarantena.

Riaprono i negozi, le funzioni religiose, i parrucchieri, gli estetisti.

Riprendono gli allenamenti degli sport di squadra, quindi anche del calcio.

Riprendono i musei con i protocolli di sicurezza.

Dal 25 Maggio riapriranno palestre, piscine, centri sportivi.

Dal 15 Giugno riaprono teatri, cinema e anche per i bambini un ventaglio di offerte varie a carattere ludico-ricreativo.

Grazie agli enti locali per la collaborazione.

Anche in questo caso, le Regioni saranno sempre libere, assumendosi la responsabilità di ampliare o restringere le misure.

Nella ristorazione ci saranno norme di sicurezza e servirà cautela da parte di ristoratori, clienti e dipendenti.

In particolare in Lombardia, fascia di rischio moderato, che ha ancora un livello di saturazione alto di terapie intensive.

Alle persone con disabilità previste specifiche misure per favorire gli accompagnatori.

Sono consapevole che per alcuni settori riapertura non significherà ripresa economica e rilancio degli affari.

Il disagio sociale non scomparirà di colpo.

Nei giorni scorsi ho letto anche io per strada ‘senza aiuti non potremo riaprire’.

Sono consapevole che il decreto Rilancio, nonostante i suoi 55 miliardi, non potrà essere la soluzione di tutti i problemi.

Stiamo dando però una mano a chi deve ripartire”.