Coronavirus Basilicata: i medici di famiglia sono pronti a vaccinare tutta la popolazione lucana! Ecco i dettagli

Il 20 febbraio 2021, nella prima Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato, istituita “per onorarne il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio nel corso della pandemia di Coronavirus nell’anno 2020”, non sono mancati i messaggi di gratitudine delle più alte cariche dello Stato e di Papa Francesco.

Nel medesimo giorno, ai medici di famiglia lucani, già additati come combattenti renitenti alle armi, è stato indirizzato, da parte del capogruppo FI in consiglio regionale, l’appello a non sottrarsi ai propri obblighi professionali, in vista dell’avvio della campagna vaccinale anti Covid rivolta alla popolazione anziana.

Dopo la Caporetto delle vaccinazioni antinfluenzali, la FIMMG di Basilicata respinge il tentativo “preventivo” di far ricadere sulla classe medica le responsabilità di una catena di comando che si è caratterizzata per i ritardi nella comunicazione e per le strategie non uniformi nella gestione della vaccinazione sul territorio regionale.

Di seguito il comunicato stampa del segretario regionale della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) di Basilicata, Dott. Antonio Santangelo:

“La Fimmg (Federazione Italiana Medici di Famiglia di Basilicata) accoglie l’invito del Consigliere Regionale di Forza Italia, Francesco Piro, sull’impegno della Medicina Generale lucana nella campagna vaccinale, rassicurandolo sulla totale disponibilità della categoria a vaccinare non solo gli over 80 anni ma tutta la popolazione lucana nel più breve tempo possibile.

Dopo lo screening sierologico del personale scolastico, dopo l’accordo sui test antigenici rapidi, dopo il contributo fattivo e poco riconosciuto dalla regione sulla piattaforma web COVID, con convinzione abbiamo per primi proposti all’Assessore Rocco Leone un accordo sul coinvolgimento della medicina generale nella campagna vaccinale contro il Coronavirus.

Eravamo così convinti della necessità del coinvolgimento della Medicina Generale nella campagna vaccinale che una bozza di accordo è stata elaborata e inviata dalla Fimmg fin dal 6 gennaio c.a., l’accordo è stato poi sottoscritto il 10 febbraio e non mi risulta ancora adottata la relativa Delibera di Giunta Regionale. Nonostante ciò i medici di famiglia, anche quelli che per motivi personali non hanno dato la loro disponibilità a vaccinare, hanno risposto positivamente alla richiesta dei sindaci e delle ASL di affiancare i cittadini nella compilazione del consenso informato e della scheda anamnestica, documenti necessari per poter effettuare la vaccinazione in totale sicurezza.

Si tenga presente che per l’avvio della campagna vaccinale nelle città capoluogo, fissato per il 22 febbraio, i medici di Potenza sono stati sollecitati dall’azienda sanitaria alla compilazione del materiale cartaceo e alla trasmissione dei contatti telefonici dei pazienti, condizione essenziale per la convocazione, solo mercoledì 17 febbraio; ai medici di Matera la richiesta di compilazione delle schede in formato elettronico è giunta via mail nel pomeriggio di sabato 20 febbraio.

Si tratta di un lavoro non di poco conto se si considera che nella sola città di Potenza risiedono 5500 over 80 anni.

Nei piccoli comuni lucani le prime sedute vaccinali hanno visto la presenza costante dei medici di famiglia che, pur relegati a compiti esclusivamente burocratici, sono rimasti a fianco dei loro pazienti.  La maggior parte di noi ha dato la propria disponibilità non solo a vaccinare i propri pazienti ma anche a costituire microteam da utilizzare laddove ve ne fosse la necessità.

Avevamo proposto una nostra piattaforma informatica, del tutto gratuita, in grado di gestire  le prenotazioni e capace inoltre di  generare in automatico una lista dei pazienti  vaccinabili, tenendo conto di criteri di priorità clinica (le patologie sofferte) e non già le iniziali del cognome!

Ci è stato detto che la Regione aveva operato un’altra scelta: la piattaforma web delle poste.

Rispettiamo tali scelte ma non possiamo condividere l’invito del consigliere Piro a gestire noi le prenotazioni attraverso uno strumento informatico del tutto estraneo al nostro lavoro: la burocrazia rischia di allontanarci sempre più dai nostri compiti professionali.

Convinti della bontà della nostra scelta abbiamo firmato un accordo senza che ci fosse certezza sul finanziamento.

Abbiamo solo chiesto che della predisposizione degli elenchi dei cittadini da vaccinare se ne occupassero le Aziende, memori di quanto accaduto con la vaccinazione antinfluenzale quando i medici furono oggetto di aggressioni verbali e non, da parte di cittadini a cui la Regione non era riuscita a garantire la disponibilità del vaccino.

Analogamente riteniamo sia compito delle Aziende Sanitarie stabilire la tempistica della vaccinazione in base alla tipologia dei vaccini disponibili e della popolazione da vaccinare.

Noi siamo pronti, il nostro impegno è e sarà totale ma ognuno deve fare la propria parte: sono la Regione e le Aziende che devono dirci cosa fare!

Speriamo che il consigliere Piro faccia tesoro delle nostre osservazioni e si adoperi presso le aziende sanitarie e la regione affinché la macchina organizzativa, pur con qualche difficoltà iniziale, diventi sempre più efficace ed efficiente”.