Concorso OSS e prove d’esame ad Avellino: “Tutelare l’interesse dei tanti lucani che aspirano ad un meritato posto di lavoro”. La richiesta urgente

“Ci sono cose incomprensibili che accadono solo in Basilicata come quella che per poter partecipare ad un concorso pubblico indetto da una istituzione lucana occorre recarsi in un’altra regione.

E’ il caso del concorso per gli  OSS che prevede prove d’esame ad Avellino: sembrano cose fatte proprio per mettere  in difficoltà i partecipanti”.

E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, che aggiunge:

“Non ci convincono le spiegazioni fornite dalla direzione del San Carlo.

In Basilicata si sono già svolti, anche di recente, altri concorsi ed anche con più partecipanti rispetto a quello di cui ci stiamo occupando oggi.

Tra l’altro, se proprio fosse stato necessario tenerlo fuori regione, sarebbe stato quanto meno meglio scegliere una sede più facilmente raggiungibile anche con mezzi pubblici rispetto ad Avellino.

Già ad aprile del 2022 mi occupai di una questione analoga che riguardava i concorsi pubblici indetti dal Formez e presentai una interrogazione al Presidente della Giunta regionale chiedendo quali iniziative intendesse intraprendere, presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, al fine di individuare anche nel territorio della Regione Basilicata una sede che consentisse ai cittadini lucani di poter svolgere nella propria regione i prossimi concorsi pubblici del RIPAM/FORMEZ nonché altre prove concorsuali.

Alla mia interrogazione il Presidente ha risposto dicendo che ‘abbiamo provveduto a chiedere agli organizzatori del concorso perché fate le prove fuori regione’.

Insomma, la Giunta regionale chiede alle istituzioni nazionali di poter svolgere i concorsi in Basilicata mentre quelle regionali decidono di svolgerli in altre regioni!

I cittadini lucani hanno il giusto diritto di partecipare alle diverse opportunità di lavoro messe a disposizione senza essere sottoposti ad estenuanti trasferte, dispendiose in termini economici e di stanchezza fisica.

Il Presidente Bardi invece di fare il semplice inoltro della mia interrogazione, si faccia carico quanto meno dei concorsi indetti da istituzioni regionali e trovi la soluzione più opportuna nell’interesse prioritario dei tanti lucani che aspirano ad un meritato posto di lavoro”.