Basilicata: “i nostri cittadini, i nostri figli, i nostri lavoratori continuano a viaggiare su mezzi vecchi. Dove sono i 200 nuovi autobus annunciati?”. La denuncia

“In questo preciso momento la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità per il Paese, per la classe Imprenditoriale e soprattutto per i lavoratori che sono il motore dell’economia, ripete da più giorni il Presidente della Repubblica Mattarella.

Crediamo che la questione trasporto pubblico locale abbia bisogno di alcuni chiarimenti che purtroppo tardano ad arrivare, per ragioni che non comprendiamo e non vogliamo comprendere, soprattutto quando vi sono in dubbio questioni che riguardano la sicurezza”.

Così dichiara la Segreteria Regionale della FIT-CISL di Basilicata che aggiunge:

“È lecito chiedersi in questo ambito, dove sono finiti i 200 nuovi autobus che l’Assessorato ai Trasporti ha preannunciato a luglio 2022, perché siamo convinti Assessore, che i nostri cittadini, i nostri figli, i nostri lavoratori continuano a viaggiare su mezzi vetusti, rispetto ai canoni delle norme che regolano sia i Contratti di Servizio che i richiami alle leggi Europee.

Il 2 Aprile 2020, la FIT-CISL in ragione delle motivazioni sin qui richiamate, ha chiesto di essere convocata per discutere come avviene nelle normali democrazie, i piani di Bacino, il Consiglio Regionale invece che trattare l’argomento con trasparenza e lungimiranza, ha inteso licenziare un piano di bacino vergognoso, che prevede lo spezzettamento dei servizi e non l’aggregazione, giustificando la scelta per l’impellenza di arrivare alle gare nel minor tempo possibile perché sarebbe stata la cura per il TpL di Basilicata.

A distanza di quasi 4 anni sembrerebbe che il discorso delle gare sia svanito nel nulla come se la Basilicata non sia soggetta, come prima richiamavamo, alle norme Europee che vigono nel settore, nonché alla necessità di dire basta al fallimento della gestione del TpL di Basilicata, che stranamente viene oggi sostenuta da chi in un recente passato urlava ogni giorno contro il Co.Tr.A.B..

Un secondo aspetto sul quale non si riesce ad avere lumi, è l’importante arrivo dei 200 Autobus annunciati il 7 luglio 2022, acquistati in seguito alle determine Dirigenziali dell’Ufficio Trasporti n.434-435-436 e 437 del 2022 per un importo di circa 32 milioni di euro.

Autobus previsti anche nella delibera di giunta Regionale del 31 ottobre 2022, la quale obbligava alla pagina 8 della stessa, come condicio sine qua non, tutte le condizioni amministrative per un eventuale rinnovo al Co.Tr.A.B. del vergognoso “contratto ponte”, solo dopo che le Aziende avrebbero provveduto all’acquisto dei mezzi con proprie risorse, circa il 10% dell’ intero costo, così da risparmiare gli oneri di IVA e poter reperire un numero superiore di Mezzi, ma niente di tutto questo.

La domanda che lecitamente vorremmo porre a chi segue il settore, è se le Aziende hanno acquistato i mezzi, oppure se i lucani si ritroveranno ad avere meno autobus nuovi a causa di una diverso utilizzo o modus operanti sull’acquisto dei mezzi, che sorprende tutti.

Chi più di Lei Presidente Bardi dall’alto della sua esperienza di lavoro può discernere se il metodo delle continue proroghe può essere ancora giustificato dai mancati investimenti delle aziende e società componenti il Co.Tr.A.B.

A riguardo, Le abbiamo già detto in varie circostanze che il tempo delle proroghe ad avviso della Segreteria della FIT-CISL sia abbondantemente terminato, e che i motivi dei continui rinvii della gara vadano ricercati all’interno dell’Assessorato ai Trasporti, compresa l’assoluta inefficacia delle motivazioni che hanno indotto il medesimo assessorato a firmare il contratto ponte scaduto il 21 settembre 2021, senza che le aziende avessero praticato un investimento utile per rendere valido l’atto, investimenti che avrebbero dovuto riguardare gli autobus come previsto dalle norme nazionali, anche queste colpevolmente violare.

La FIT-CISL di Basilicata non può per il bene dei propri associati e dei Lucani tutti stare ferma a guardare mentre chi dovrebbe governare il settore non riesce a frenare l’arrivismo di taluni che vedono la Basilicata, solamente come un tesoretto privato, da utilizzare per fini che non riguardano la collettività.

Abbiamo chiesto di essere sentiti dalla II e dalla III Commissione Consiliare Permanente di Regione Basilicata, affinché si possa fare piana luce sugli aspetti sin qui richiamati”.