Basilicata, cinghiale aggredisce un cittadino: “situazione diventata insostenibile”. I dettagli

Quanto accaduto nelle scorse ore ad un cittadino in una contrada di Francavilla in Sinni (Potenza) aggredito da un cinghiale fa emergere ancora una volta l’urgenza di affrontare il problema da anni ormai diventato una vera e propria emergenza.

E’ quanto fa sapere Coldiretti Basilicata che chiede:

“un intervento della Regione Basilicata nel rafforzamento dei piani di selezione in considerazione anche della recente modifica attuata dal governo alla legge 157 che consente tra le altre cose, l’attività di selezione anche nei centri urbani e nei parchi”.

Spiega Antonio Pessolani, presidente di Coldiretti Basilicata:

“Da anni ormai denunciamo l’incontrollata proliferazione di animali selvatici causa di incidenti non solo nelle campagne, ma anche nei centri abitati, come è accaduto a Francavilla in Sinni.

Una situazione diventata insostenibile anche per i danni alle colture”.

Va ricordato che l’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali.

Negli ultimi dieci anni peraltro il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat.

Conclude Pessolani:

“Diamo atto al nuovo governo di una modifica alla norma attesa da anni che oggi diventa un’opportunità per il contenimento dell’annoso problema, ma serve però un ulteriore impegno per risolvere definitivamente il problema”.