È UFFICIALE: L’INCOMPIUTA FERRANDINA – MATERA LA MARTELLA SI FARÀ! NEL 2021 IL PRIMO TRENO

L’unica incompiuta della rete ferroviaria italiana, la tratta Ferrandina – Matera La Martella, si farà.

Il primo treno vi transiterà tra il 2021 e il 2022.

Il cartello d’inizio dei lavori, bloccati da oltre 10 anni , è stato affisso Martedì 11 Luglio alla galleria “Miglionico”.

L’importo per il ripristino funzionale della galleria ferroviaria è di 500 mila euro su un totale per la prima annualità dei lavori, stanziata dal Governo, di dieci milioni di euro.

Ad annunciarlo, ieri sera a Matera durante il convegno promosso dal gruppo del Partito Democratico e alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, è stato l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Maurizio Gentile.

Gentile ha affermato:

A settembre saranno avviati i lavori sulle opere d’arte dei ponti e poi sarà la volta del progetto del riappalto per l’intera linea che sarà elettrificata il completamento è previsto per il 2021-2022”.

Il cronoprogramma dei lavori e l’attenzione del Governo al completamento e all’ammodernamento della rete ferroviaria non solo per la Capitale europea della Cultura 2019 ma per l’intero Mezzogiorno è stato ribadito, a margine del convegno, anche dal ministro Delrio:

“Due anni fa avevamo detto che ci sarebbe stato un piano per l’accessibilità stradale e ferroviaria a Matera e quel piano sta andando avanti.

Non stiamo facendo promesse, abbiamo stanziato il denaro e stiamo iniziando i lavori.

In totale ci sono 250 milioni di euro complessivi.

210 milioni appena stanziati grazie all’iniziativa che abbiamo fatto insieme ai parlamentari lucani del Partito democratico: sono ottime notizie per Matera”.

Per la parte stradale, quella di collegamento tra Bari e Matera, il Ministro ha sottolineato che “è tutto finanziato programmato e in corso”, mentre per quella ferroviaria ha anche ricordato il potenziamento della linea delle Ferrovie Appulo lucane (Fal).

Si attendono i cantieri anche per le Fal, per abbattere quei tempi di percorrenza per Bari che si attestano sui 105-110 minuti.

In un affollato auditorium Gervasio, il convegno “Matera – Ferrandina: si riparte” ha visto gli interventi del presidente dell’associazione “Matera-Ferrovia Nazionale” Nicola Pavese, che con fermezza pose all’attenzione dell’allora primo ministro Matteo Renzi la vicenda della ferrovia incompiuta, e dei sindaci di Matera Raffaello De Ruggieri e di Ferrandina Gennaro Martoccia, del presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, di Paolo Laguardia coordinatore del manifesto ‘’Pensiamo Basilicata’’ e di Franco Coppola per Cgil, Cisl e Uil.

Moderato dal parlamentare Ludovico Vico, l’incontro è stato anche l’occasione per affrontare il tema del Corridoio Adriatico.

La deputata Maria Antezza ha dichiarato:

“I tempi straordinari che stiamo vivendo devono spronarci a guardare al futuro.

Matera e la Basilicata, regione cerniera del Mezzogiorno, devono e possono rompere i perimetri regionali.

Per inserire la Basilicata nel Corridoio adriatico, vanno ripensati i collegamenti verso l’Adriatico e il Tirreno.

Quelli attualmente esistenti sono complementari e non alternativi e la strategia deve guardare non solo al breve periodo, ai flussi turistici per il 2019, ma deve essere improntata verso il lungo periodo: facendo della nostra regione sia un punto di snodo per il turismo che per una piattaforma logistica che sia di servizio alla nostra agricoltura”.