Tricarico, solidarietà del Vescovo Mons. Giovanni Intini: “Il Don Gnocchi, dopo i necessari interventi di sanificazione, sia restituito alla sua funzione tanto preziosa”

Cresce la preoccupazione nel Comune di Tricarico, dopo la notizia dell’aumento dei casi di contagio da Covid-19 nella struttura riabilitativa “Don Gnocchi”.

In queste ore tremende il Vescovo di Tricarico, Mons. Giovanni Intini, in una lettera, si stringe attorno alla comunità:

“In questo momento di particolare sofferenza per la nostra Comunità cittadina di Tricarico desidero rinnovare la mia vicinanza a tutti e in modo particolare a coloro che sono risultati positivi al Covid-19, siano essi tricaricesi, che abitanti nei Comuni del circondario e operatori sanitari: medici, infermieri, oss e personale amministrativo del Polo Specialistico Riabilitativo della Fondazione ‘Don Carlo Gnocchi’.

In relazione alla nota dell’Amministrazione Comunale di Tricarico del 30 marzo 2020 circa la destinazione attuale del suddetto Polo, come responsabile della Chiesa diocesana, a nome mio e dell’intera Comunità desidero unirmi a tutti coloro che manifestano la volontà che il Centro riabilitativo ‘Don Gnocchi’, dopo i necessari interventi di sanificazione, secondo i protocolli di legge, sia restituito alla sua funzione tanto preziosa per Tricarico e i Comuni del circondario e oltre.

Per il nostro territorio di provincia interna, sempre alle prese con fenomeni come lo spopolamento e il disagio sociale, un centro come la ‘Don Gnocchi’ è un faro di speranza e di promozione umana e sociale.

Non solo per l’attività medica e riabilitativa, ma anche per la fitta rete di volontariato e solidarietà che ruota intorno alla struttura e si propone come possibilità di promozione educativa di relazioni sociali tese al bene comune e all’attenzione ai più deboli della nostra comunità.

Pertanto auspico che, passata la tempesta di questo contagio, il Centro ‘Don Gnocchi’ torni alla sua normale attività e invito tutti, memori del patto istituzionale che ha dato vita a questa presenza sanitaria di eccellenza sul territorio, a unire le forze per camminare insieme e progettare un futuro possibile e sostenibile”.