“Total opererà sul nostro territorio di Basilicata per altri 30 anni e ha il dovere di farsene totalmente carico”! Le parole…

“Aver riportato all’attenzione della politica regionale e dei media, oltre che sul territorio, il problema dei crediti alle imprese lucane non pagati da parte di Tecnimont e Total, seppure con un Consiglio regionale che non ha voluto discutere la mozione presentata da Italia Viva, ha smosso finalmente qualcosa.

Tra 15 giorni attendiamo soluzioni.

Abbiamo apprezzato che il presidente Bardi e l’assessore Cupparo abbiano convocato tutti al tavolo (anche se i rappresentanti di Total e Tecnimont senza alcun potere decisionale), ma è stato come assistere a una partita tra sordi in cui a perdere rischia di essere il sistema delle imprese di Basilicata”.

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva, che aggiunge:

“I risultati della prima riunione del tavolo della trasparenza non hanno soddisfatto neanche i Sindaci dei comuni, come dichiarato nella nota del Sindaco di Stigliano Micucci, ricompresi nella concessione, perché gli impegni non sono ritenuti rispondenti a quanto da loro sottoscritto il 26 novembre scorso, rispetto all’utilizzo delle maestranze e al monitoraggio ambientale, apprendendo anche della risoluzione di un presunto sversamento, per il quale chiediamo all’assessore all’ambiente Rosa di riferire in Consiglio immediatamente, già domani pomeriggio.

Abbiamo partecipato all’incontro tra le imprese lucane da cui è partito l’appello già da tempo, ma anche campane e pugliesi (con sub-fornitori e dipendenti lucani) che hanno, a distanza di oltre 7 mesi dalla chiusura della fase realizzativa del centro oli di Tempa Rossa, crediti ancora non saldati da parte di Tecnimont e Total o dei rispettivi subfornitori, i rappresentanti di questi due player internazionali, le associazioni di categoria Confindustria e Confapi di Potenza e Matera che vanno ringraziate per quanto stanno facendo, alla presenza dell’assessore al ramo Cupparo.

Saremo assolutamente vigili sul tema e monitoreremo l’evolversi della situazione sino alla completa e si spera positiva risoluzione.

L’unica condizione per accedere al pagamento, a nostro avviso, è attraverso l’utilizzo di un fondo di garanzia Total per le piccole imprese, per riconoscere correttamente la esigibilità del credito presente e che potrebbe anche diventare utile per il futuro.

Nessun distinguo si faccia rispetto alla sede operativa delle imprese coinvolte o sul debito delle aziende causato dal fallimento nel mentre intercorso da parte di alcune imprese oggi magari riapparse con altro nome.

Il monitoraggio della solidità dei fornitori o la tecnica del fallimento studiato a tavolino non deve certamente essere pagato dalle aziende, in primis dalle nostre lucane.

La Basilicata non può e non deve essere terra franca e le rappresentanze politiche istituzionali territoriali devono poter imporre la propria linea del rigore e del rispetto del territorio stesso da parte delle imprese da valorizzare e considerare e dei cittadini e cittadine, a tutti i livelli e a qualsiasi costo.

Avevamo la speranza che la riunione del tavolo potesse essere definitiva almeno negli intenti.

Purtroppo a noi, invece, appare che promesse fatte dall’assessore Cupparo su una Total che, anche dopo la firma dell’intesa, si sarebbe fatta carico di tutte le criticità esistenti, comprese quelle generate dalla sub-contrator Tecnimont e suoi sub-fornitori (molti dei quali falliti), sono ancora lontane dal realizzarsi, anche se uno spiraglio si è aperto.

Alcune partite sono in via di soluzione, al contempo i 16 milioni di euro di crediti vantati, ancora oggi a vario titolo, dalle imprese lucane sono ancora lontani da essere onorati.

Solo oggi, così come dichiarato da Total, ricomincia l’analisi e la presa in carico da parte loro dei problemi che avrebbero, invece, dovuto affrontare dal momento che ne sono a conoscenza da svariati mesi.

Piccole e in numero esiguo le aperture, che abbiamo ascoltato da parte di Tecnimont e Total, a farsi carico delle criticità delle imprese che ancora non sono state saldate a causa di contenziosi ancora irrisolti o perché fallite nel mentre, sulle quali né Tecnimont né Total hanno vigilato.

Total opererà sul nostro territorio di Basilicata per altri 30 anni e ha il dovere di farsene totalmente carico.

Attendiamo le evoluzioni della vicenda quando, tra 15 giorni, come da annuncio dell’assessore Cupparo, sarà convocato un nuovo incontro tra le parti per addivenire a un avanzamento, speriamo decisivo e perentorio, che riguardi tutte le aziende interessate”.