Pisticci: “la Pista Mattei può diventare davvero un volano per la Basilicata, ma solo se il futuro viene costruito su un territorio sano”

Si è svolto l’11 luglio scorso, presso la Mediateca di Pisticci Scalo, un incontro promosso dall’Amministrazione Comunale di Pisticci sulle prospettive di sviluppo dell’Aviosuperficie “Enrico Mattei”.

L’iniziativa ha riacceso i riflettori su un’infrastruttura strategica per l’intera Basilicata, ma ha anche sollevato molti interrogativi non più rinviabili.

Il Movimento Tutela Valbasento ricorda, infatti, che:

“la Pista Mattei ricade all’interno del perimetro del Sito di Interesse Nazionale (SIN) “Val Basento”, uno dei più estesi e inquinati d’Italia. In particolare, come evidenziato in una relazione tecnica commissionata nel 2016 dal Consorzio Industriale della Provincia di Matera, a ridosso dell’aviosuperficie sono presenti almeno tre discariche dismesse, contenenti rifiuti urbani e fanghi industriali.

Ad oggi, ancora nessuna bonifica risulta completata in queste aree, tanto che la Regione Basilicata ha anche perso milioni di euro per mancato utilizzo dei fondi nazionali destinati alla messa in sicurezza del SIN. Non è pensabile, a nostro avviso, progettare uno sviluppo serio e duraturo, come quello di un aeroporto, senza aver prima accertato e risolto le criticità ambientali presenti al suo interno. Anzi, la mancata rimozione degli ostacoli (ambientali e amministrativi) all’adeguamento della Pista Mattei appare come un segnale evidente della volontà politica a tutti i livelli (in particolare nazionale e regionale) di non voler realmente realizzare l’infrastruttura, lasciando l’intera area in uno stato di sospensione permanente.

Le comunità della Valbasento attendono da oltre vent’anni un risanamento ambientale che non può più essere rimandato! Per questo il Movimento Tutela Valbasento chiede che i lavori di bonifica partano immediatamente proprio nell’area della Pista Mattei, come primo segnale concreto nel più ampio quadro della messa in sicurezza del SIN “Val Basento”.

Servono dati aggiornati, piani trasparenti e tempi certi. Senza una bonifica reale, ogni ipotesi di rilancio economico rischia di poggiare su un terreno contaminato.

La Pista Mattei può diventare davvero un volano per la Basilicata, ma solo se il futuro viene costruito su un territorio sano, sicuro e liberato dall’eredità tossica del passato!”