Matera: terminati i lavori in questo Parco strappato al degrado. Ecco gli interventi effettuati

Con la consegna formale delle chiavi da parte di Invitalia all’Amministrazione comunale, si è concluso il progetto di riqualificazione dell’area cosiddetta “Sistema delle cave”, nuovo parco urbano a valenza storica, adiacente e in continuità con la Cava del sole lungo la Statale 7 Appia.

Ne dà notizia il sindaco, Domenico Bennardi, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo con l’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Cotugno.

L’investimento complessivo è di circa un milione di euro, serviti:

  • a riqualificare le cave settecentesche con l’allestimento di un’area parcheggio,
  • due differenti ingressi pedonali lungo la Statale 7,
  • un’area didattica legata alle tradizioni del territorio,
  • il ripristino delle strutture locali ipogee, comprese alcune cisterne.

Sull’area molto bella e suggestiva, c’è una zona naturalistica con pannelli didattici per gli studenti ed i curiosi di storia cittadina, che potranno capire cosa fosse un tempo questo luogo, sede delle attività dei cavamonti materani.

E’ stato ristrutturato anche il torrino, con la realizzazione di un parco per bambini composto da giochi ecosostenibili in legno.

Sono state piantumate specie arboree autoctone, tutte catalogate ed indicate.

Commentano Bennardi e Cotugno:

Un’area strategica a nord della città strappata al degrado, per divenire sito ludico-didattico sulle tradizioni di estrazione del tufo.

E’ dedicata soprattutto alle scuole ed ai ragazzi, che potranno toccare con mano le antiche attività artigianali di Matera.

C’è anche l’altare rupestre di Sant’Antuono degli Appisi, realizzato interamente per cavazione in quanto qui non si estraevano solo mattoni, ma si realizzavano simboli di culto con tanti fossili da vedere.

Un percorso esperienziale, narrativo e didattico per cittadini e turisti”.

Lungo la Statale 7, in prossimità del parcheggio, c’è anche un piccolo presidio con bagni autopulenti per la migliore accoglienza dei visitatori.

Proseguono Bennardi e Cotugno:

“Ora si deve immaginare per questo sito un percorso di gestione, che possa coniugare pubblico e privato.

Il Comune ha acquisito le aree che sono a disposizione delle scuole per progetti specifici, ma si farà presto un bando con il settore Patrimonio e nel contempo si valuteranno proposte e idee progettuali di Centri di educazione ambientale o associazioni legate al cicloturismo, al turismo naturalistico o culturale.

Immaginiamo un bando o un Avviso prima possibile per trasformare questo luogo di abbandono in un sito partecipato per scuole, cittadini e turisti naturalistici”.