Matera, celebrazioni per la Liberazione dell’Italia: ecco le parole del Sindaco

“Un bel 25 Aprile oggi a Matera, per ricordare i 77 anni di liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista”.

Queste le parole del Sindaco Domenico Bennardi che ha aggiunto:

“Sono stato contento della buona partecipazione e della presenza di molti giovani.

Credo che proprio ai giovani debba giungere un messaggio chiaro, che spieghi bene nel modo meno retorico possibile, per quale motivo il 25 aprile in Italia è un giorno importante e particolare.

Una conquista di libertà non avvenuta per caso o per fortuna, ma grazie all’eroismo di quelle persone che hanno combattuto, che hanno dato tutto, anche la vita.

E importante ricordare e celebrare il 25 aprile, oggi come allora, rappresenta un patrimonio di valori e ideali non solo da preservare ma da vivere ogni giorno, fino a farne una nostra bandiera, una bandiera da alzare e sventolare tutte le volte che un singolo uomo una singola donna in qualsiasi parte del pianeta subisce un sopruso.

La guerra in Ucraina è solo l’ultima in ordine di tempo e probabilmente quella che ci tocca di più, perché coinvolge profondamente l’Occidente. Il nostro pianeta è ancora “infettato” da decine di conflitti aperti che continuano a uccidere e affamare milioni di persone. Sono 59 i conflitti in corso nel mondo.

E il nostro Pianeta è infettato ancora da tante libertà da conquistare. Una condizione drammatica, insopportabile è la precarietà. Perché la libertà è una bolla di sapone che vola via se non si sposa ad un’idea di stabilità e di futuro. Quando non hai reddito, non hai un tetto sopra la testa. Quando hai paura. Questa è la libertà che più desideriamo, dalla paura. Liberarci dalla paura delle guerre e delle dittature, ma anche dalla paura della precarietà e della miseria.

Allora gridare oggi viva la resistenza, viva la costituzione, viva la repubblica, vuol dire assumere un impegno preciso, consegnare limpido e intatto alle prossime generazioni questo grande patrimonio di ideali e di valori che danno un senso alla parola stessa di libertà.

Insieme con il nostro impegno, possiamo e dobbiamo farcela, insieme tra enti, come comunità, dovremo essere all’altezza di questo compito, insieme ritroveremo l’orgoglio di essere nati in un paese l’Italia, certamente non perfetta, migliorabile, spesso sfregiata, umiliata e maltrattata ma libera e meravigliosa”.