Matera Capitale della Cultura 2019: ecco tutti i numeri di un successo strepitoso!

La Città dei Sassi sarà ancora Capitale europea della Cultura per altri tre mesi ed è già possibile fare un primo bilancio.

I dati, aggiornati al 31 Agosto, della Fondazione Matera Basilicata 2019, restituiscono una fotografia più che positiva.

Matera è stata scenario di:

  • 700 eventi in 255 luoghi differenti; il 65% a Matera e il 35% nel resto della Basilicata, l’80% dei quali produzioni originali;
  • oltre 70.000 passaporti (card di ingresso) venduti, equamente distribuiti tra locali e turisti, e 248.000 accessi;
  • 16.000 cittadini coinvolti: 1.500 volontari; 404 networking italiani e stranieri;
  • 2.400.000 contatti potenziali;
  • 5 film prodotti;
  • mobilità alternativa: 240 bus;
  • 4.800 metri quadrati di verde rivitalizzato;
  • 18.000 balconi in fiore allestiti.

Il tutto con una spesa di circa 45milioni che ha prodotto un ritorno economico di 7 euro per ogni euro investito.

Si parla di 315 milioni.

Una cifra inimmaginabile per la Basilicata fino a qualche anno fa.

Due gli elementi fondamentali per questo successo:

  • una città che è, essa stessa, opera d’arte;
  • un peculiare rapporto tra Matera e i suoi abitanti, rimasto immutato, in virtù di un forte legame identitario.

Come ha ricordato il Sindaco, De Ruggeri, al Festival di Vibo Valencia:

“Noi siamo la testimonianza di un Meridione che non si è arreso.

Eravamo additati come vergogna e infamia nazionale e siamo diventati prima Patrimonio mondiale dell’Umanità e poi Capitale europea della Cultura, attraverso il recupero identitario di valori della comunità e la capacità dei cittadini di trasformarsi da spettatori in attori del futuro della città.

La Cultura esprime processi vitali e Matera è stata premiata perché è una città formica che ha investito ed è cresciuta su sé stessa.

L’elemento partecipativo è stato vincente ed è questa la ricetta che crediamo possa essere presa d’esempio da tutti i territori del Mezzogiorno d’Italia.

L’obiettivo dev’essere quello di cambiare la struttura sociale della comunità spingendola a scegliere il proprio percorso di sviluppo.

Il Sud ha energie tali per esprimere innovazione e non imitazione.

Bisogna riuscire ad elevarsi al di sopra delle beghe del quotidiano e guardare al futuro con ambizione.

Questa è la scommessa che attende il Mezzogiorno e che può essere vinta, come ha dimostrato Matera”.