Matera, assalto al carro della Bruna: “chi si fa male non ha diritto a risarcimento”. Queste le ultime notizie

L’Associazione Maria SS. della Bruna, difesa dall’Avv. Michele Porcari e con l’assistenza dell’Avv. Paolo Persia, ha ottenuto in data 12-02-2019, dal Tribunale Civile di Matera, Giudice Unico la Dott.ssa Laura Marrone, il riconoscimento, una volta per tutte, che chi si fa male durante l’assalto al carro della Bruna non ha diritto a risarcimento da parte degli organizzatori della Festa.

Questo principio è stato affermato nel giudizio intentato da un cittadino contro l’Associazione Maria SS. della Bruna e il Comune di Matera, a seguito dell’infortunio subito in data 2 luglio 2012; la richiesta di risarcimento è stata rigettata e lo stesso è stato condannato a rifondere le spese del giudizio in favore degli organizzatori della Festa.

Lo ha comunicato il Presidente dell’Associazione, Mimi’ Andrisani, unitamente al Comitato esecutivo.

Il Tribunale, facendo proprie le argomentazioni difensive dell’Associazione, dopo una puntuale ricostruzione delle dinamiche della Festa ha così stabilito:

“L’assalto per tradizione deve avvenire nel centro della piazza”.

I c.d. assalitori del carro, generalmente, scavalcando le transenne poste a protezione del percorso e della incolumità degli altri spettatori, oppure forzando il cordone delle Forze dell’Ordine cercano di salire sul carro mentre è ancora in movimento per “strappare”, appunto, i pezzi piu’ significativi dello stesso.

Il ricorrente, pur conoscendo perfettamente la situazione di pericolo esistente in quella particolarmente concitata fase della manifestazione, ha deliberatamente scelto di prendervi parte, così esponendosi volontariamente al rischio di subire le “conseguenze che poi avrebbe patito”.

Pertanto il Tribunale conclude affermando che:

“è indubitabile che l’infortunio occorso al ricorrente sia addebitabile alla sua stessa scelta, avventata e contraria a qualsiasi comportamento precauzionale”. 

Viene quindi affermato una volta per tutte, anche dal Tribunale, che chi partecipa all’assalto al carro della Bruna lo fa a proprio rischio e pericolo e, qualora dovesse farsi male, vedrebbe applicato l’antico detto:

“chi e’ causa del suo mal, pianga sè stesso”.

Conclude soddisfatto il Presidente:

“E’ questa, una sentenza storica, perfettamente in linea con quanto raccomandato dal Comitato e ulteriormente rafforzativa delle ordinanze del Sindaco Avv. Raffaele De Ruggieri, che ha così disposto “il tradizionale assalto al Carro – da svolgersi secondo la tradizione millenaria nella Piazza Vittorio Veneto – luogo a ciò destinato – deve intendersi quale atto volontario compiuto a rischio esclusivo del singolo partecipante”.