In provincia di Matera un festival con artisti riconosciuti nel panorama internazionale! Ecco i dettagli

Il 31 luglio scorso si è concluso, a Rotondella, “ARTE E SVILUPPO SOSTENIBILE”, il secondo spin-off di AppARTEngo Festival 2021.

Il Festival, che quest’anno vede Alessandro Suzzi come direttore artistico, è organizzato dall’Associazione Appartengo E.T.S., con il sostegno del Comune di Stigliano e della Regione Basilicata, degli sponsor tecnici Caparol (main sponsor) e Fabriano, delle molteplici partnership (Rufa, INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, Fondazione Fedrigoni Fabriano, Scuola Spaziotempo, Collettivo I.An.A.Re., Opificio della Rosa, MAAP e SkyArte come media partner) e vede la preziosa collaborazione delle associazioni locali, con la partecipazione di RedBull.

L’evento è inoltre patrocinato dalla Fondazione Matera-Basilicata2019, dall’associazione Riabitare l’Italia, dall’Università della Basilicata e dal DICEM – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo.

Situato sulla Montagna Materana, ma a pochi chilometri dalla costa Jonica, Rotondella è un comune strategicamente posizionato tra due ambienti: il mare e la montagna.

Anticamente chiamato Rotunda Marinis, proprio per la particolare conformazione circolare rivolta al mar Jonio, Rotondella è oggi costituito da habitat naturali che portano l’insediamento umano a essere tradizionalmente votato all’attenzione e alla salvaguardia dell’ambiente, alle persone e alle iniziative che combattono per loro.

Un messaggio trasmesso, anche in quest’occasione, attraverso il vettore comunicativo dell’arte contemporanea, nello specifico l’Urban Art.

Così, la dirompenza espressiva di questa forma di espressione ha restituito al paese opere d’arte partecipata di inestimabile bellezza, ma anche momenti di aggregazione, confronto e, soprattutto, appartenenza a luoghi incantati e unici.

Per l’occasione sono stati chiamati cinque Urban Artist che hanno realizzato altrettanti murales (e un creative lab) dedicato a uno o più punti dei 17 obiettivi del Sustainable Development Goals (SDGS).

Il tema dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – il programma d’azione sottoscritto dall’ONU nel 2015 – ha infatti il fine di sensibilizzare abitanti e fruitori (dunque turisti, viaggiatori e viandanti) su un tema fondamentale quanto difficile com’è la sostenibilità.

Rotondella è stata dunque teatro delle opere di Nico189, Yopoz, Toni Espinar, Man O Matic e Sergio Scarcelli.

Nico189 ha realizzato a Rotondella “Come Together”, ispirato da alcuni obiettivi del programma d’azione dell’Agenda 2030 e dal tema dello spopolamento del territorio lucano.

Da qui l’idea di rappresentare un gruppo di persone in un contesto collettivo, di inclusione sociale, confronto e dialogo, e di creare un percorso di arte partecipata con la comunità locale.

“Come Together” raffigura così la fusione di tre obiettivi dell’Agenda 2030 (il terzo, Salute e Benessere, il quarto, Istruzione di Qualità, e il quinto, Parità di Genere) in un racconto visivo tripartito – realizzato a vernici e spray – che pone al centro un momento di condivisione intergenerazionale con bambini, adulti e anziani evidenziando l’importanza non solo di un’uguaglianza di genere ma anche di diritti e benessere per tutte le età.

Ai lati, invece, un pattern grafico, cifra stilistica che contraddistingue il suo lavoro.

Yopoz, particolarmente legato al tema della natura e dell’acqua, nella sua opera ha fatto luce su altri obiettivi dell’Agenda 2030: il tredicesimo, Lotta al Cambiamento Climatico, il quattordicesimo, Vita sott’Acqua, e il quindicesimo, Vita sulla Terra.

L’opera che l’artista ha realizzato si sviluppa su due pareti di un edificio: mentre su quella laterale si scorge la sagoma di albero giovane e rigoglioso, su quella frontale è possibile vedere lo scheletro di un albero che fu.

Una composizione che evoca la ciclicità della vita dove le rocce, elemento figurativo ricorrente nella produzione dell’artista, fluttuando tra acqua e aria e, mescolandosi graficamente con gli altri elementi del paesaggio, sottolineano la profonda sinergia che c’è tra ogni cosa sulla Terra.

A ricordarlo è il drappo rosso che, legato al ramo, rappresenta la fine, quella che spetta all’essere umano e non alla ciclicità naturale delle cose: dunque, l’impegno di ciascuno di noi per la salvaguardia del nostro pianeta, di generazione in generazione.

Toni Espinar ha realizzato “La Utopia Marca El Camino”.

L’opera rappresenta un sogno in cui una vecchia donna – dalle sembianze di Joker – ci mostra un vaso di fiori, simbolo della sostenibilità, da cui emerge un uomo che indica una colonna ionica su cui è possibile leggere la parola “utopia”.

In basso a destra, due individui chiusi nella loro stessa prigione osservano lo spettatore che contempla il murale.

“La Utopia Marca El Camino” è un esercizio di pazienza e coscienza che invita l’osservatore a riflettere sul tema della sostenibilità: più nello specifico è un vero e proprio invito a correggere i nostri errori, talvolta atteggiamenti distruttivi.

Un grido di speranza lanciato anche da dettagli iconografici come il mazzo di chiavi o la figura del Dr. Strange, il mago della Marvel in grado di aprire porte interdimensionali verso mondi e orizzonti sempre diversi.

Man O Matic ha invece riproposto “Sharik”, opera parte di un ciclo di ricerca sullo studio dell’identità, in particolar modo delle proprie radici.

Il muro rappresenta, nel contesto di Rotondella, la connessione ancestrale tra l’ambiente e l’uomo, dunque l’invito a ritornare a quella sinergia.

Sergio Scarcelli, infine, ha coinvolto la comunità in un creative lab i cui protagonisti sono stati i bambini di età compresa fra i cinque e i dieci anni.

L’artista, che dal 1979 lavora sul tema del recupero, del riciclo creativo e della memoria, ha realizzato a Rotondella un intervento d’arte che dà nuova esistenza a una delle fontane del borgo, ormai in disuso. Lo ‘scarto’ prescelto attraverso la sua poetica e le sue mani rinasce così come Fontana delle Filastrocche, fonte di segni e lettere per comporre nuovi racconti di memorie.

A questo si aggiungono 21 opere che, create per l’occasione dai bambini e diffuse nel paese, vanno a costruire un nuovo percorso visuale e di senso fruibile da tutti, abitanti e turisti.

Il progetto e l’installazione sono a cura di Sergio Scarcelli, Adele Giuntini, Francesco Polazzi e Alice Scarcelli.

Commenta Alessandro Suzzi, direttore artistico di AppARTEngo 2021:

“L’obiettivo dello spin off è duplice: sensibilizzare da un lato la comunità e, dall’altro, l’intera regione Basilicata.

Nico189, Yopoz, Toni Espinar e Man O Matic, insieme al creative lab di Sergio Sarcelli, non solo hanno creato opere volte alla diffusione di ‘buone pratiche’ ma hanno lasciato dei veri e propri input di confronto e dialogo tra e per la comunità locale, regionale e per tutti coloro che verranno – anche come viandanti o turisti – a Rotondella”.

AppARTEngo Festival nasce nel 2017 a Stigliano, in provincia di Matera: oggi, giunta alla sua quinta edizione, la kermesse ha tuttavia varcato i confini del borgo natio per estendersi anche ad altri comuni limitrofi (tra cui lo stesso Rotondella, oltre a Gorgoglione, Montalbano Jonico fino a giungere a Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno e dunque in Campania) per ridare identità e senso di comunità alle piccole realtà di cui l’Italia è costellata.

Ma proprio a Stigliano prosegue, fino al prossimo 30 settembre, il fulcro di questa quinta edizione, che vede una line up di personalità riconosciute nel panorama nazionale e internazionale farsi interpreti, tramite residenza artistica, del tel tema “SEGNALI DALLE AREE INTERNE”.

Insieme al francese La Rouille, che ha realizzato la prima opera della quinta edizione del festival nel comune lucano, si sono già succeduti: Thisisto (giovane artista stiglianese), Ericailcane e Bastardilla.

Nel pieno della realizzazione sono invece Borondo e Nemo’s, che annovera la sua seconda partecipazione ad AppARTEngo Festival.

Con loro, completeranno il roster 2021 gli Urban Artist: Luis Gomez, Vesod, Gola Hundun, Giulio Vesprini, i russi Kirill Vedernicov e Shirdina Vera e Barlo.

E ancora le installazioni di Matteo Ufocinque con i tre docenti Rufa Umberto Giovannini, Maria Pina e Gianna Bentivenga, Matteo Raciti, Hermes Mangialardo e quella dei fratelli Mario e Giovanni Sansone, fino ad arrivare a Marta Jovanovic e Lela Perez che chiuderanno con le loro performance questa quinta edizione.

In copertina: foto di repertorio.