“È scandaloso che, nonostante queste perdite, le famiglie lucane debbano sostenere costi crescenti per l’acqua”. I dati

“Le statistiche non mentono. La Basilicata sta affrontando una grave crisi nella gestione delle risorse idriche.

I dati recenti pubblicati dall’Istat dipingono un quadro allarmante: il 62,1% dell’acqua immessa nelle condotte si disperde, una cifra ben al di sopra della media nazionale”.

Lo fa sapere il candidato alla carica di consigliere regionale di Basilicata con il Movimento 5 stelle, Antonio Materdomini, che aggiunge:

“Questo spreco non solo danneggia l’ambiente, ma impatta pesantemente sulle tasche dei cittadini.

Con una media di 483 litri pro capite al giorno a Potenza e 455 litri pro capite al giorno a Matera, è essenziale agire con urgenza per ridurre queste perdite.

Ma dove va a finire tutta questa acqua? Il problema risiede nell‘obsolescenza della nostra rete idrica. Il 60% della rete nazionale è stata installata oltre 30 anni fa, e il 25% supera addirittura i 50 anni.

Senza un adeguato rinnovo, continueremo a versare risorse preziose nel nulla.

È scandaloso che, nonostante queste perdite, le famiglie lucane debbano sostenere costi crescenti per l’acqua.

Nel 2021, la Basilicata ha speso 68.644,01 euro per l’acqua, con un aumento rispetto agli anni precedenti.

Questo mentre le famiglie residenti nella regione vedono crescere la spesa media mensile (nonostante il bonus idrico, vero specchio per le allodole del Governo Bardi) per la fornitura di acqua nell’abitazione, arrivando a 14,68 euro, superiore persino alla spesa per l’acquisto di acqua minerale.

È evidente che i bonus “acqua” erogati dalla regione non affrontano il cuore del problema. È ora di agire con decisione e investire nella modernizzazione delle infrastrutture idriche. Solo così possiamo garantire un futuro sostenibile per la Basilicata e per le generazioni a venire”.