Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani:
“La Basilicata è nel pieno di una crisi idrica strutturale.
Lo confermano i dati, lo dimostra la realtà quotidiana nelle aziende agricole, nei campi, nelle serre.
Eppure, nel pieno dell’estate, mentre si moltiplicano eventi pubblici e dichiarazioni sulla valorizzazione dell’identità rurale lucana, nessuna decisione concreta è stata ancora adottata.
Il settore primario continua a essere affrontato con strumenti inadeguati, assenza di trasparenza e mancanza di visione.
Nessuna dichiarazione di emergenza. Nessuna nomina di un commissario. Nessuna pubblicazione di dati, indicatori o scenari operativi a supporto delle decisioni.
Nel frattempo, le prenotazioni irrigue per la stagione autunno-invernale proseguono senza un quadro tecnico chiaro: mancano riferimenti sui volumi disponibili, sulle frequenze di erogazione e sui criteri adottati. Se esiste un piano, va reso pubblico. In caso contrario, è doveroso dirlo con trasparenza.
Le domande che poniamo restano attuali:
– Qual è il modello di previsione adottato?
– Quali volumi sono realmente disponibili?
– Sono previste misure operative in caso di ulteriore riduzione della risorsa?
Senza dati, senza regole trasparenti e senza una governance strutturata, il sistema non è gestito: è abbandonato a logiche discrezionali. E ogni giorno senza metodo alimenta sfiducia.
È opportuno ricordare che molte delle figure coinvolte nella gestione ricoprono incarichi da anni. Il tempo delle diagnosi è scaduto. Oggi la responsabilità si misura sulla capacità di agire.
In questo contesto, esprimiamo un ringraziamento ai consiglieri regionali che si sono fatti portavoce, anche in aula, delle istanze del mondo agricolo e del principio di responsabilità istituzionale.
Un segnale importante, che merita continuità e sostanza.
Per questo il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani ribadisce tre richieste prioritarie:
– Dichiarazione dello stato di emergenza;
– Nomina di un commissario esterno, con profilo tecnico e indipendenza operativa;
– Pubblicazione degli indicatori utilizzati nella gestione irrigua.
Non si tratta di contestare. Si tratta di costruire. Servono dati, responsabilità e decisioni. Perché non sarà l’estate a risolvere ciò che da anni si trascina. E non sarà la retorica a cancellare il bisogno di scelte chiare.
Il civismo non è una parola: è una pratica. E la Basilicata agricola non può permettersi di aspettare ancora”.