Coronavirus Matera: “Apertura al 1° giugno significherebbe danno incalcolabile per l’economia”! La denuncia

“Migliaia di addetti del settore edile e del mobile imbottito potrebbero ripartire da lunedì prossimo in provincia di Matera per avviare la cosiddetta fase 2 mentre nella maggior parte dei casi di altri settori, è ancora valido il ricorso fatto alla cassa integrazione consentita dal Governo.

C’è da aggiungere anche una buona fetta di diverse categorie di aziende, oltre il 50%, già stata avviata alla ripresa secondo quanto previsto per i diversi codici Ateco e le possibili deroghe da concedere al precedente Dpcm”.

Lo fa sapere il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, per il quale:

“in questo contesto è avviato un confronto in videoconferenza, e che ce ne saranno ancora in Prefettura, grazie a Sua Eccellenza il Prefetto di Matera, dott. Rinaldo Argentieri, dove si sta discutendo sulla necessità dei protocolli di sicurezza per il riavvio delle diverse aziende e dei diversi settori.

Per la Ugl prioritaria è in questo momento la verifica delle condizioni di sicurezza e il rispetto del DPCM, una nostra posizione ferma ed intransigente per tutti i settori.

La Fase 2 prevista dal Governo è penalizzante per il materano e tutto il resto del Sud.

In particolare, nel nostro territorio la curva epidemiologica è a zero.

La decisione del Governo di rinviare al 1° giugno la riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici significherebbe recare un danno incalcolabile e irreversibile per l’economia materana: non è solo inaccettabile ma del tutto incomprensibile.

È una guerra, i danni saranno incalcolabili.

Nella nostra provincia sono oltre 500 le imprese in buona parte artigiane di cui, saloni di barbiere, parrucchiere e istituti di bellezza.

Questo settore è pronto e può già offrire tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie.

Se per altri settori che hanno già riaperto abbiamo già previsto che avvengano verifiche e controlli sul rispetto delle norme di sicurezza, non perché abbiamo degli intenti sanzionatori nei loro confronti ma per far comprendere che solo nel rispetto delle norme potremmo salvarci, non comprendiamo come Ugl il perché il Governo non ha ritenuto definite ulteriori condizioni da subito per consentire di riaprire anche questo settore al più presto.

Le imprese sono ormai allo stremo delle forze e le loro condizioni finanziarie sono così gravi da destare preoccupazione anche sul fronte della tenuta sociale di scelte scellerate come quella di una chiusura così prolungata: non riusciranno a resistere ancora per molto, basti pensare che in alcuni nostri paesi materani, già stanno consegnando per protesta, simbolicamente le chiavi delle attività ai sindaci.

È un danno incalcolabile e irreversibile per l’economia materana ricordando che in questo territorio già si registrava, prima della pandemia, un popolo sommerso che, con dignità, cercava di affrontare la sfida di ogni giorno: sopravvivere.

Ora da Conte è arriva la ‘mazzata’ a queste attività, con l’annuncio sulla Fase 2”.