Case popolari a Matera: “perso il finanziamento”. Ecco le ultime notizie

“C’era un milione e mezzo di euro a disposizione dell’ATER Matera per la realizzazione di alloggi sociali a canone moderato, ma oggi questi fondi sono stati revocati dalla Regione perché il Comune di Matera, come se l’occasione non fosse da sfruttare, ha fatto orecchie da mercante rispetto alle numerose sollecitazioni provenienti dalla Regione e finalizzate alla adozione della delibera del Consiglio comunale di dichiarazione dell’interesse pubblico dell’intervento, atto prodromico necessario al rilascio del permesso a costruire per la realizzazione degli alloggi popolari”.

E’ quanto afferma, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia della Regione Basilicata Giovanni Vizziello, in relazione alla revoca del finanziamento regionale in favore dell’ATER, per la realizzazione delle case-alloggio in Via Fortunato a Matera.

Vizziello sottolinea:

“E’ sufficiente analizzare il susseguirsi degli eventi per comprendere che la responsabilità per la perdita del finanziamento è totalmente ascrivibile al Comune di Matera atteso che l’approvazione dell’Accordo di Programma tra la Regione e la Città di Matera per l’attuazione dell’ITI Sviluppo Urbano della città, cioè il documento che prevede una serie di operazioni da realizzare a Matera, tra cui, le nuove case popolari, risale a marzo del 2019 e il Comitato di Coordinamento e Monitoraggio, preposto a verificare lo stato di avanzamento delle opere previste dal suddetto Accordo di Programma, si è riunito ben sei volte, sollecitando all’amministrazione comunale il compimento degli atti necessari alla realizzazione dell’opera in questione.

Nel corso della sesta riunione di detto Comitato di Monitoraggio, avvenuta il 3 agosto di quest’anno si è convenuto che il Comune di Matera avrebbe dovuto adottare la delibera consiliare di rilascio del permesso a costruire entro il 9 settembre, termine nuovamente disatteso dal Comune e che ha dato luogo, in occasione della settima riunione di detto Comitato in data 28 ottobre, alla revoca del finanziamento originariamente previsto dalla Regione.

I finanziamenti europei rappresentano la più importante fonte attraverso cui i comuni possono finanziare opere pubbliche funzionali alle esigenze dei cittadini e la triste vicenda che riguarda la perdita del finanziamento disposto in favore dell’ATER Matera ripropone, con forza, il tema della capacità amministrativa degli enti locali, che deve essere in cima alle preoccupazioni di tutti per non mandare in fumo progetti e opere in grado di apportare benefici concreti alla nostra comunità”.

Così Marco Cancelliere, Responsabile Dipartimento Città e Territorio Fratelli d’Italia Matera:

Per quanto tempo ancora la Città di Matera ed i cittadini materani saranno vittime di errori gravi commessi da amministratori superficiali e poco attenti? Ancora una volta l’amministrazione comunale addosserà le colpe per le proprie incapacità ad altri enti, come solito fare? La questione di Via Giustino Fortunato mostra inequivocabilmente l’inadeguatezza e l’inefficienza dell’amministrazione Bennardi poco attenta alle richieste dei cittadini e la cui maggioranza risulta indebolita dall’astensione proprio di alcuni consiglieri ad essa afferenti, nonostante il forte invito del Sindaco Bennardi ad una votazione di coscienza.

Nel Consiglio Comunale fiume tenutosi il 30 novembre scorso, 17 voti favorevoli sono serviti a decretare le sorti di uno degli edifici dello storico Rione Giustino Fortunato, edificio destinato peraltro ad attività socio – educative svolte celermente dall’Ordine delle Vincenziane.

Ben chiaro a tutti è l’oggetto della votazione: la concessione del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici ex art. 14 DPR 380/2001, in sostanza un’ennesima variante urbanistica ben mascherata, non molto distante dall’approvazione del Regolamento Urbanistico che tutt’oggi ancora è in attesa di validazione da parte della Regione Basilicata.

Come accade banalmente con i famosissimi mattoncini Lego, oggi per molti l’attività di demolizione e ricostruzione degli edifici rappresenta il metodo più facile e veloce attraverso il quale conferire alle periferie quella dignità e quel decoro persi nel corso del tempo confondendo spesso e volentieri il significato di rigenerazione urbana, riqualificazione urbana e ristrutturazione edilizia, dimenticando il reale significato simbolico ed evocativo di edifici nati in momenti storico – urbanistici importanti che al contrario dovrebbero essere tutelati, valorizzati e celebrati, anziché essere rasi al suolo.

L’incapacità, l’incoerenza, la tardiva programmazione e pianificazione, nonché la mancata visione futura della città, sono elementi ormai palesemente visibili agli occhi dei cittadini materani i quali sentono forte la delusione per aver sostenuto chi ha da sempre decantato un cambiamento, ormai fallito; oggi, scandito da una gestione della ‘cosa pubblica’ mediocre, mista a gravi ed imperdonabili errori accompagnati da lotte di potere nella scelta delle poltrone più comode.

Quanto accaduto al Rione Giustino Fortunato ha dell’incredibile: infatti, con Delibera di Giunta Regionale del 03/12/2021 avente ad oggetto PO FESR Basilicata 2014 – 2020, POC Basilicata 2014 – 2020 – ITI Sviluppo Urbano Città di Matera – Operazione ‘Incremento dell’offerta di alloggi sociali a canone moderato, anche per utilizzo temporaneo’, si prende atto che a seguito dell’incontro tenutosi il 25 ottobre 2021 è emerso che il Comune di Matera non ha provveduto, entro il termine stabilito nel sesto Comitato, al rilascio del permesso a costruire per la realizzazione delle opere con l’adozione della relativa Delibera del Consiglio Comunale.

Segue la revoca del finanziamento dell’importo di 1,5 mln di euro avente quale beneficiario l’ATER Matera.

Una vera doccia fredda per l’amministrazione comunale a trazione grillina, inadeguata alla gestione della ‘cosa pubblica’, certa di chiudere il procedimento in Consiglio Comunale il 30 novembre 2021 ben consapevole che ormai fossero scaduti i termini per l’attribuzione del finanziamento.

Infatti, emerge dall’Allegato 1 del verbale degli esiti del Comitato di Coordinamento e Monitoraggio dell’Accordo di programma quadro ITI, che a Maggio 2021 l’amministrazione comunale rappresentata dall’Assessore al ramo Nicoletti  ‘ritiene di andare in consiglio comunale venerdi’ 27 maggio prossimo venturo per i necessari adempimenti urbanistici per poi procedere con il rilascio del permesso di costruire. […] Entro il 31 maggio il rilascio del permesso di costruire ed entro il 31 agosto si potrà trasmettere il progetto esecutivo alla Stazione Appaltante. A settembre è prevista l’indizione della gara’.

Successivamente, a Giugno 2021, la stessa amministrazione sempre rappresentata dall’Assessore al ramo Nicoletti ‘informa che in fase di redazione della delibera di Consiglio Comunale è emersa la necessità, ai sensi dell’art. 7 Legge 241/1990, di notifica del procedimento ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti (confinanti, ecc.). Trascorsi trenta giorni verranno espletati in Consiglio Comunale gli adempimenti relativi al permesso di costruire’, in questa sede l’Autorità di Gestione esprime rammarico per non aver recepito nei precedenti incontri tali adempimenti e nello stesso tempo l’Assessore ‘comunica, pertanto, la necessità di prorogare di due mesi ciascuna il cronoprogramma condiviso nel corso del quarto Comitato di Coordinamento e Monitoraggio’.

Arriviamo ad agosto 2021 quando all’incontro con l’Assessore del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità, Arch. Donatella Merra, all’amministrazione comunale rappresentata dall’Assessore alle Opere Pubbliche Dott. ssa Graziella Corti e dall’Assessore alla Mobilità Sostenibile, Dott. Raffaele Tantone l’Autorità di Gestione ‘chiede se […] entro il 31 Luglio u. s. si è proceduto al rilascio del suddetto permesso di costruire’ e nel contempo l’Assessore Merra ‘sottolinea due questioni sulle quali chiede riscontro al Comune: le motivazioni per cui a fronte della ristrutturazione si è optato per la demolizione e ricostruzione delle opere ed il dissenso manifestato dal costituendo Comitato di quartiere che si oppone decisamente alla realizzazione dell’intervento. [Rilevando] che quest’ultima questione sarebbe dovuta emergere a monte e non con così tanto ritardo’.

In questa sede il Comune ‘evidenzia che la Delibera per i necessari adempimenti urbanistici è stata proposta alla Commissione Consiliare competente ed in Commissione è stato audito il Comitato di quartiere. Detta Commissione non ha ancora licenziato il provvedimento, riservandosi di approfondire alcuni aspetti’.

In questa stessa sede: ‘l’Autorità di Gestione evidenzia che se il progetto di ascolto dei cittadini sarà consumato oltre il mese di Agosto non vi saranno i tempi per concludere l’operazione entro il 31 dicembre 2023 e chiede quali siano i tempi per l’istruttoria all’interno della Commissione delle questioni afferenti il rilascio del permesso di costruire’.

Noti i seguenti fatti l’amministrazione comunale allertata in sede di Consiglio Comunale dai Consiglieri di Fratelli d’Italia Augusto Toto e Mario Morelli che congiuntamente al Dipartimento città e territorio di Fratelli d’Italia raccogliendo le istanze dei cittadini e del Comitato, hanno analizzato minuziosamente gli atti del procedimento esprimendone non solo forte dissenso enunciando anche la sterilità della votazione del procedimento vista la possibilità di revoca del finanziamento, cui non è di certo mancata la coralità di altri consiglieri di minoranza. A tal proposito, infatti, se Augusto Toto chiede che l’amministrazione renda noto in consiglio quale sia stato il contenuto dell’incontro tenutosi il 25 ottobre 2021, Mario Morelli invece chiede chi sia stato a fare dichiarazioni poco veritiere se la Commissione Consiliare ha licenziato il provvedimento in data 25 maggio”.