Basilicata: con “il Cammino del Basento” presto una nuova opportunità per il turismo. Ecco di che cosa si tratta

Si è tenuto nella mattinata di giovedì 20 ottobre, presso il comune capofila di Oliveto Lucano, alla presenza dei responsabili regionali e dei soggetti attuatori l’incontro operativo tra i cinque sindaci coinvolti nel progetto “Il Cammino del Basento”.

Un percorso partecipato tra religione, miti e cultura.

Il progetto finanziato attraverso i Piani Integrati della Cultura (PIC) anno 2022 della Regione Basilicata, coinvolge, attraverso la creazione di un vero e proprio sentiero, che da sud est arriva a nord ovest, i comuni di Oliveto Lucano (MT), Campomaggiore, Albano di Lucania, Trivigno e Brindisi Montagna (PZ) creando un continuum naturale oltre che “naturalistico”, un cammino che prende il nome dal fiume più lungo della Basilicata, che abbraccia trasversalmente sia il territorio della provincia di Matera, che quella di Potenza.

Precisa Nicola Terranova sindaco di Oliveto Lucano:

“Il percorso prevederà un sentiero principale da realizzarsi a piedi, in bicicletta, a cavallo, fra le bellezze naturalistiche dei boschi e tratturi lucani e punta alla creazione di un itinerario partecipato, raccontato ai camminatori dai residenti dei comuni coinvolti con la finalità di realizzare un percorso sinergico tra luoghi, abitanti, patrimoni architettonici e culturali”.

Proseguono Gerardo Larocca Sindaco di Brindisi di Montagna e Bruno Santamaria Sindaco di Albano di Lucania:

“L’incontro, oltre che a dettagliare le tappe del cammino ha riguardato le azioni e le strategie da mettere in campo per il coinvolgimento della popolazione e delle reti associative territoriali, per potenziare le sinergie tra i Comuni coinvolti e generare opportunità nuove per la promozione, in chiave esperienziale, dell’artigianato tipico, dei prodotti enogastronomici locali, delle attività ricettive (bar, ristoranti, alberghi diffusi) che potranno ospitare i fruitori del percorso”.

Secondo Nicola Blasi e Marco Guarini, rispettivamente sindaci di Campomaggiore e Trivigno:

“I motivi che spingono la maggior parte dei giovani a lasciare i piccoli centri sono molteplici e questo progetto intende rispondere a queste problematiche sia attraverso lo stimolo alla creazione di posti di lavoro, sia avvicinando i circuiti dei cammini nazionali e internazionali ai nostri piccoli paesi, fornendo opportunità ai giovani resilienti”.

Le professoresse Antonella Guida e Graziella Bernardo affermano:

“Il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Unibas, in qualità di partner e soggetto attuatore, supporterà la definizione delle caratteristiche peculiari del patrimonio architettonico presente sull’intero percorso culturale e allo stesso tempo individuerà strategie formative integrate tra i territori per rendere gli abitanti delle collettività protagonisti consapevoli e responsabili dei processi di valorizzazione per le loro comunità”.

Nell’ottica del fondamentale coinvolgimento della popolazione residente nei comuni interessati dal Cammino, poi, durante l’incontro si è iniziato a condividere i contenuti che dovranno popolare la Community collegata al Portale e all’App all’interno della quale potranno registrarsi sia i turisti che gli abitanti dei comuni per interagire e condividere l’opportunità di consigliare i luoghi che meritano di essere visitati, le attrazioni, i percorsi, le esperienze, da non perdere.