Basilicata, “anche i lucani si spostano in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana per farsi curare: bisogna partire da questi dati”. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa della Uil Fpl Basilicata:

“La mobilità sanitaria torna a crescere dopo gli anni più duri della pandemia da Covid.

Il giro d’affari secondo i primi dati 2022 torna a superare i 4,3 miliardi in linea col dato del 2019.

Il fenomeno della migrazione per farsi curare fuori regioni che ogni anno coinvolge quasi un milione d’italiani è ormai arcinoto e pare ormai endemico.

Il trend, infatti, non cambia: è sempre un esodo da Sud verso Nord.

Anzi a voler essere precisi principalmente gli italiani si spostano in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana che rappresentano le principali regioni che hanno un saldo attivo (il rapporto tra i pazienti provenienti da altre regioni e tra quella della regione che vanno a curarsi fuori).

In generale sono solo sette le Regioni ad essere in attivo mentre le altre 14 hanno saldi negativi tra cui la Basilicata con un passivo di 69 milioni di euro sull’anno 2022.

Un dato agghiacciante e risorse importanti che se reinvestite nella nostra Regione potrebbero veramente far decollare il nostro sistema sanitario Regionale.

Lo ripetiamo da troppo tempo che occorre partire proprio da questi dati, per recuperare risorse da destinare soprattutto all’assunzione di personale che inciderebbe molto sulla qualità dei servizi da offrire ai cittadini lucani.

Inoltre occorre fare in fretta a nominare celermente un Direttore Generale alla sanità puntando su professionisti lucani.

Da tempo chiediamo un tavolo permanente sulle assunzioni e sulle stabilizzazioni ma ad oggi nonostante le disponibilità da parte di tutte le Aziende Sanitarie nulla si è mosso.

Perciò chiediamo all’Assessore alla Salute di farsi promotore e di convocarlo celermente.

Infine per quanto concerne la problematica sulla sanità privata a parere della scrivente si arriva molto tardi.

La soluzione era a portata di mano perché dovevano essere utilizzati i soldi del bilancio corrente Regionale e non quelli del fondo indistinto per il pagamento degli extra-tetto anno 2022, che tra l’altro, la stessa legge nazionale consente”.