Atti vandalici: “Fino a tre anni per punire chi imbratta i beni culturali”. Ecco i dettagli della proposta

Una proposta di legge contro gli ecoattivisti “imbrattatori” dei beni culturali.

Come riporta tgcom24 “Fratelli d’Italia ha firmato il testo di una pdl che prevede carcere fino a tre anni per gli atti vandalici contro opere d’arte o bellezze storiche.

Tra gli ultimi quello della vernice nera versata nella Barcaccia, la fontana in piazza di Spagna a Roma.

‘La proposta, ancora in bozza, si muove in due direzioni’, spiega il primo firmatario, il senatore FdI Marco Lisei: pene più severe e Daspo.

Pena e Daspo L’intenzione del testo, spiega Lisei, è insomma duplice.

Estendere il reato previsto dall’articolo 635 del codice penale sul danneggiamento, che ora è difficilmente applicabile a chi deturpa o imbratta un bene nel caso in cui il danno non sia in linea teorica permanente – chiarisce il senatore -, e la seconda, prevedere la possibilità di applicare una sorta di Daspo urbano a questo tipo di condotta‘.

Obiettivo effetto deterrente Si tratta, spiega il senatore, di ‘una doppia tutela che punta ad avere un effetto deterrente’ in quanto sarebbe sottoposto a una sorta di Daspo chi ha riportato una denuncia o è già stato condannato per atti di vandalismo, a cui verrebbe applicato il divieto di avvicinarsi a edifici sottoposti a tutela con una multa, in caso di trasgressione del divieto, che andrebbe dai 500 ai mille euro.

Inoltre l’estensione del reato di danneggiamento a che a chi imbratta un monumento comporterebbe la possibilità di applicare le pene previste dall’articolo del codice penale che prevedono la reclusione da sei mesi a tre anni.

La proposta di legge, che è in fase di drafting, dovrebbe approdare nei prossimi giorni in commissione Giustizia a Palazzo Madama”.