Aliano respira cultura grazie a Carlo Levi che vi soggiornò per lungo tempo: ecco i dettagli

  • La figura di Carlo Levi e la sua centralità per la cultura, non solo in Basilicata.
  • L’importanza di fare rete per i territori lucani nel solco scavato da Levi;
  • la necessità di ricordare un uomo che anche per la Basilicata ha rappresentato tanto.

Sono le tre direttrici sulle quali si è snodato il messaggio del presidente dell’Upi di Basilicata, Piero Marrese, che, all’indomani del centoventesimo anniversario dalla nascita di Carlo Levi, insieme al presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, e al sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, ha presentato a Torino il dossier per la candidatura di Aliano a “Capitale Italiana del Libro”.

Presentazione avvenuta nel corso dell’inaugurazione del progetto “Tutta la vita è lontano”, dedicato ai 120 anni dalla nascita di Levi e realizzato dalla Gam con il Circolo dei Lettori, la Camera-Centro italiano per la fotografia e il Museo del Cinema.

Marrese ha voluto ricordare un uomo simbolo del novecento, non solo per la nostra terra.

Ha rimarcato Marrese:

Centoventi anni fa nasceva Carlo Levi, personalità poliedrica e centrale per i nostri territori che, nel corso della sua permanenza in Basilicata, ebbero da lui in dote continui stimoli culturali che oggi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo dimenticare.

Il messaggio e il contributo del medico, pittore e artista torinese sono pienamente attuali e la sua figura è senza ombra di dubbio centrale per i territori della Basilicata, così come per la nostra cultura.

Ritengo che, anche e soprattutto alla luce del contributo lasciatoci in dote da Levi, la cultura debba continuare a fare rete con i territori e per i territori: anche questo serve per far sì che la nostra terra possa elevarsi non solo economicamente.

Il binomio Aliano-Levi è ormai indissolubile.

Abbiamo presentato un dossier per la candidatura della cittadina del Materano, che ospitò Levi per lungo tempo, quale capitale italiana del libro.

Riteniamo che questa candidatura sia, per così dire, conseguenziale, visto che Levi ha legato il suo nome ad Aliano e la stessa comunità alianese ancora oggi respira cultura soprattutto grazie a Levi.

C’è un cauto ottimismo”.

Dichiara in proposito il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi:

“Una felice coincidenza, segnalata opportunamente sui social dall’Apt Basilicata, ha voluto che proprio oggi, mentre a Torino prende il via un progetto per rileggere la figura di Carlo Levi a centoventi anni dalla nascita (Torino, 29 Novembre 1902 – Roma, 4 Gennaio 1975), nella sede del Ministero della Cultura si svolge l’audizione del sindaco di Aliano, chiamato ad illustrare il dossier di candidatura del borgo lucano al titolo di ‘Capitale italiana del libro’ per l’anno 2022.

Si rinnova così ancora una volta il sodalizio ideale che ha legato Levi alla Basilicata sin da quando il grande intellettuale torinese, venuto per la prima volta nella nostra regione negli anni del confino, con la sua attività artistica fece conoscere al mondo intero la civiltà contadina e mostrò uno sguardo diverso e nuovo verso il Mezzogiorno.

Aliano ha conservato la memoria di quello sguardo, ed oggi si candida a rappresentare gli sforzi di quanti, in Basilicata e altrove, lottano per contrastare lo spopolamento e dare un futuro ai piccoli borghi cercando di valorizzare le caratteristiche peculiari dei territori montani.

La cultura è lo strumento unificante per far crescere la consapevolezza dei giovani, che devono diventare protagonisti della ripartenza.

A loro spetta il compito di incalzare le istituzioni e di far vivere nuove ed originali esperienze di lavoro legate alle nuove tecnologie, al turismo e alla sostenibilità.

Insieme dobbiamo affrontare la sfida del PNRR per migliorare i servizi e le infrastrutture e dare un futuro alle nostre comunità”.