Protagoniste della vita cittadina di Marconia, Pro Loco Marconia, Ass. MAMA, Ass. Dolfin, Ass. NoiCiSiamo, Anthos Soc. Coop. Soc., Gruppo Scacchistico Marconia, Ass. Enotria Felix, Nuovi Orizzonti APS ETS, Ass. Ce.C.A.M., UNITRE Marconia, Associazione Mp3, Pro Loco Pisticci, La Fenice Insieme agli Ultimi APS ETS, Ass. Salviamo il Mare da Noi, ASD Albatros Onlus, Centro TILT, Marconia.it, vorrebbero offrire alla comunità il loro contributo nel diffondere l’interesse e l’amore per il verde e per il rispetto dell’ambiente, valorizzando la significativa tendenza culturale che sviluppa il concetto di “turismo lento” secondo cui “il giardino è specchio della società e del rapporto con la natura; ed insieme uno spazio mitico…” (Arnaldo Pomodoro).
Queste associazioni spiegano:
“L’idea è quella di un Labirinto Verde e di un ampio parco che lo circonderà, un progetto in sintonia con la corrente di pensiero che considera la qualità di progettazione degli spazi verdi essenziale al miglioramento della vivibilità urbana e all’identificazione stessa della città.
Infatti lo sviluppo di progetti qualificanti può aumentare oltre che l’attrattiva turistica anche l’attrattiva residenziale, del lavoro e degli investimenti, contribuendo alla competitività economica (Haughton, Hunter, 2003) e alla sostenibilità urbana (Lovell, 2010).
L’idea progettuale è nata dalla considerazione che l’abitato di Marconia presenta due importantissime peculiarità che lo contraddistinguono ovvero una localizzazione centrale nell’area metapontina e la presenza, nel suo perimetro urbano, di una vastissima area di proprietà pubblica al momento ancora quasi del tutto inutilizzata, un appezzamento che si estende per 339955 mq (Fonte: PRG, Relazione, pagina 41), di cui 37469 mq attualmente utilizzati da impianti sportivi, area che nel nuovo piano regolatore è stata destinata a Parco Urbano.
Si è pensato di valorizzare tali caratteristiche per consentire alla nostra cittadina di poter divenire un importante centro residenziale e di servizi turistici che permettano una destagionalizzazione e una diversificazione dell’offerta turistica del Metapontino, attualmente concentrata per lo più nella fruizione del litorale marittimo.
L’importanza del turismo come voce attiva del territorio ed il tema dello sviluppo e della valorizzazione di un turismo sostenibile e responsabile rappresenta un aspetto fondamentale per la crescita e la promozione di una comunità.
Dunque, proprio in un’ottica di miglioramento della vivibilità del nostro territorio e di ampliamento e diversificazione dell’offerta turistica, per rendere la nostra città più bella, accogliente, innovativa e competitiva, si è pensato di dare vita a questa proposta.
Nelle nostre previsioni, le esperienze che potranno essere vissute in questa nuova realtà e i servizi che ivi potranno essere localizzati consentiranno l’ampliamento delle opportunità sociali e culturali a disposizione della nostra comunità e, agli ospiti del nostro territorio, permetteranno di trascorrere piacevolmente buona parte della giornata.
Tra l’altro, aumentando i tempi di permanenza dei visitatori sul territorio, si renderà più facile e consequenziale la scoperta degli altri punti di interesse presenti sull’intero territorio comunale con indubbi vantaggi per le nostre attività commerciali e turistiche.
Perno del progetto sarà la realizzazione di un Labirinto Verde: da evidenziare che il labirinto verde sarà l’unico nel Sud Italia, sarà uno dei più grandi del mondo, estendendosi per oltre 7 ettari con un percorso di oltre 3 Km ma, sopratutto, sarà il più complicato al mondo con tempi di percorrenza non inferiori ai 30 minuti.
Tali caratteristiche assumeranno una notevole importanza ai fini della rilevanza mediatica e della consequenziale attrattività turistica che assumerà il progetto.
Da sottolineare che i labirinti verdi con caratteristiche simili a quello proposto superano i 60.000 visitatori annui (ad esempio il Labirinto della Masone, in provincia di Parma, nel 2019 ha avuto 63000 visitatori).
Inoltre, dato che l’ingresso del labirinto sarà a pagamento, ciò consentirà non solo la creazione di nuovi posti di lavoro ma anche il fondamentale risultato di rendere autosufficiente la gestione e la manutenzione del Parco Urbano grazie all’utilizzo di parte degli introiti a tale scopo.
Secondo i proponenti il Parco Urbano dovrà presentare le seguenti caratteristiche:
- Ridotti costi di gestione: ciò si otterrà anche grazie all’utilizzo della tecnica del Parco Naturale a ridotta manutenzione con l’utilizzo di essenze vegetali tipiche del nostro territorio, presenti nella cosiddetta “Macchia Mediterranea”, piante che necessitano di bassissime esigenze di irrigazione e di cura;
- Percorsi per running biking;
- Suddivisione del Parco in aree tematiche: si ipotizza una suddivisione nelle seguenti aree:
A) Area per attività sportive e ricreative all’aria aperta, realizzazione di nuove strutture sportive con il duplice scopo di essere adatte a tutte le età e rappresentare, nello stesso tempo, un’ulteriore servizio turistico da parte del nostro territorio.
A tal fine si potrebbero realizzare, ad esempio, un Campo da Minigolf, un Percorso Avventura, una Pista per Skateboard, Campi da Bocce, un’area dedicata al gioco degli scacchi con l’installazione di tavoli con scacchiere integrate;
B) Area per concerti ed eventi culturali, realizzazione di un ampio prato verde nella zona centrale del Parco, l’area sarà corredata dalle strutture adatte allo scopo;
C) Aree verdi dedicate alle essenze vegetali tipiche del territorio: realizzazione di aiuole, anche monocromatiche, dedicate ad esempio alle Orchidee selvatiche (Neotinee, Anacamptis, Ophrys, Orchis, Serapias), Ginestre (Spartium Junceum L.), Ciclamini selvatici (Cyclamen hederifolium);
- Integrazione con il territorio circostante: si potrebbe prevedere la partenza di percorsi ciclopedonali che dal Parco raggiungerebbero luoghi naturalistici ed archeologici significativi del territorio circostante (quali, ad esempio, il Fosso della Noce e la zona archeologica dell’Incoronata).
Ciò permetterebbe una maggiore fruibilità di tali risorse in quanto sarebbero raggiungibili direttamente dal centro abitato di Marconia;
- Gestione da parte delle associazioni del territorio: al fine di garantire una corretta ed ottimale gestione dell’area si ipotizza una sua suddivisione in zone concedendone la gestione alla diverse associazioni del territorio.
Esse, mediante l’uso di strutture ecosostenibili, avrebbero anche il compito di realizzare eventi e di fornire servizi.
Ovviamente la notevole dimensione del Parco Urbano e la sua localizzazione interna al perimetro dell’abitato di Marconia rende possibile un ampissimo ventaglio di possibili ulteriori utilizzi e riteniamo che, se ben progettato, esso possa davvero rappresentare un reale punto di forza per tutti i residenti e per l’offerta turistica, non solo del Comune di Pisticci ma dell’intero Metapontino.
Le scriventi associazioni chiedono all’amministrazione del Comune di Pisticci e a tutte le forze politiche del territorio, rispondendo anche alla volontà dell’Amministrazione stessa che chiede il coinvolgimento diretto della cittadinanza alla realizzazione di un “Piano di Sviluppo Turistico Partecipato”, un’attenzione particolare e seria a quanto proposto, considerando anche il periodo favorevole dovuto alla presenza dei fondi del PNRR.
Il nostro appello è rivolto anche alla Regione Basilicata, alla Provincia di Matera e all’APT Basilicata auspicando che tale proposta, la quale ha lo scopo di creare un momento di aggregazione e di confronto fra le associazioni, gli enti, tutte le forze politiche, gli operatori turistici, gli imprenditori e i singoli cittadini cui sta a cuore il futuro della nostra città, possa rappresentare l’occasione per avviare una concreta riflessione condivisa sulle scelte programmatiche del nostro territorio e rilanciare celermente azioni che possano davvero portare ad una crescita socio-culturale ed economica di tutta la comunità”.
Ecco una foto dell’idea.