A Matera in scena un esperimento unico di ricongiunzione del sapere classico con la lingua dialettale. I dettagli

Nell’Auditorium Gervasio, col patrocinio del Comune di Matera, un pubblico di trecento persone ha applaudito ieri, sabato 10 maggio, la nostra commedia Mbetrione – Anfitrione da Plauto in dialetto materano, in aggiunta alle oltre duecento della sera precedente.

Un grande successo quindi per la nostra UNITEP che in una nota spiega:

“Ne siamo immensamente lieti e soddisfatti.

In allegria e con la forze di volontà abbiamo dato gambe forti al progetto che ci ha visti impegnati per due anni.

Il volontariato puro ha come unico incentivo (nel nostro caso) il desiderio di stare insieme a costruire qualcosa di importante.

Perciò il più intimo premio per questo impegno è stato vedere le facce emozionate e sorridenti degli attori, tutti, e di chi li ha aiutati nel montare e smontare le belle scenografie create dai ragazzi della Casa dei Giovani sotto la guida di Bruno Francione, e l’entusiasmo di chi ha lavorato duramente nella non facile organizzazione dell’evento, destreggiandosi fra burocrazia e adempimenti vari, e il compiacimento di chi ha partecipato ai laboratori di Classico e di Dialetto, la meraviglia negli occhi di chi guardava gli splendidi costumi creati da Maria Bianchi, l’ammirazione del vasto pubblico intervenuto nell’Auditorium.

Questo il premio per le amiche e gli amici che hanno attivamente costruito, giorno dopo giorno, la realizzazione del progetto: abbiamo messo in piedi un evento di cui possiamo essere orgogliosi.

Tutto ciò, inoltre, può essere motivo di fierezza per ciascuno dei nostri docenti e corsisti, in qualità di aderenti Unitep e di finanziatori del progetto: in mancanza assoluta di sostegno finanziario da parte di Enti pubblici, Anfitrione è stato prodotto grazie all’autotassazione di iscritti, docenti e simpatizzanti occasionali.

Fondamentale pare la constatazione che se da quasi trent’anni siamo divulgatori di cultura in città, stavolta siamo stati produttori di cultura: testi, traduzione, teatro, musica, moda (!) e forse…un filmato (vedremo).

Mbetrione è un esperimento unico di ricongiunzione del sapere classico con la lingua dialettale, due componenti ancestrali della nostra cultura che abbiamo saputo mettere insieme, grazie alla sapiente azione di Rosanna Pirone e Emanuele Giordano cui va tutto il nostro plauso e la nostra autentica ammirazione.

Abbiamo, insomma, reso popolare un’opera che sembrava relegata al ristretto ambito degli studi classico letterari, mostrando a noi stessi e a tutti quale invece sia il legame profondo, mediato dall’uso del dialetto, fra cultura classica e sentire popolare.

Uno specialissimo riconoscimento va tributato all’instancabile attore e regista Bruno Nicola Francione, animatore del Gruppo Teatro Unitep (dai componenti ribattezzato “Ricominciamo”), animatore e maestro di teatro, che ha avviato all’arte i nostri tanti iscritti, li ha formati, motivati, galvanizzati e preparati per la scena, ed è stato abile regista di tutta la parte teatrale del progetto e che si è fatto carico anche della realizzazione delle scenografie e del loro montaggio e di mille altere incombenze.

Grazie, Bruno, a nome di tutto il Consiglio direttivo e di tutti i nostri uniteppisti.

Naturalmente ringraziamenti vanno a Felice Lucio Lionetti che ha composto per Mbetrione la bella colonna sonora e alla bravissima Maria Bianchi per i magnifici costumi e alla portavoce Unitep e ottima presentatrice Angela Muscaridola.

Hanno reso possibile la realizzazione del progetto nella parte organizzativa ed esecutiva Margherita Fornabaio, Rosellina Pizzilli, Elisabetta Rotondella, Tina Rinaldelli, e anche Rosa Di Pede, Liliana Della Marra, Bruna Di cesare, Raffaella Mero, Giacinto Di Lecce, Mariella Rago, Pasquale Iacovone, Antonio Lifranchi.

Dopo un anno di studi e di prove sono saliti sul palcoscenico, in ordine di apparizione: Rosanna Di Lecce, Paola Ramundo, Tina Santarsia, Maddalena Pisciotta, Rosa Venezia, Bruno Nicola Francione, Vincenzo Paolicelli, Maria Ambrosecchia, Eustachio Guerricchio, Tiziana Teopista D’ercole, Bruna Muscaridola, Imma Masciandaro, Vita Pisciotta, Sergio Grieco, Antonio Lifranchi, Rosaria Confuorti, Concetta Loscalzo, Margherita Dileo, Antonio Centonze, Domenico Moliterni, Maria Tarasco, Rocco Calciano. Tutti bravissimi e applauditissimi interpreti.

Ringraziamo con l’occasione gli operatori della stampa locale, quelli che hanno ritenuto di dare spazio informativo al nostro evento.

Ringraziamo il Comune di Matera per averci offerto l’uso dell’Auditorium, l’Editrice Edigrafema che ha voluto curare la pubblicazione e la diffusione in tutte le librerie del libro frutto del nostro lavoro; ringraziamo HSH la nota azienda di informatica e cultura che non fa mancare a Unitep segni di autentica amicizia, l’Istituto di istruzione superiore TURI e la preside professoressa Carmelina Gallipoli e lo staff di quella scuola per la ospitalità della nostra Università nelle loro aule per gentile concessione dalla Provincia di Matera.

La realizzazione del nostro progetto Mbetrione è la dimostrazione pratica che lavorare in gruppo fa bene, porta a stimolare l’apprendimento e la socializzazione, crea e consolida amicizia e vale infine a certificare la vocazione ultima dell’Unitep: sconfiggere l’isolamento, esaltare le inclinazioni di ciascuno, valorizzare i talenti di tutti.

Unitep fra qualche giorno chiude i corsi dell’Anno Accademico 2024-25 e dà appuntamento al prossimo ottobre per l’iscrizione ai corsi 2025-2026″.