A Ferrandina l’evento per arrestare la crisi climatica: “Uomo custode della terra e non sfruttatore”. I dettagli

Oggi, lunedì 4 dicembre 2023, nel complesso monumentale del Convento di Santa Chiara a Ferrandina, alle ore 17:30 circa, l’UNITRE di Ferrandina (Università della terza età), organizza un convegno, con il Patrocinio del Comune, sulla missione del “LAUDATE DEUM” per arrestare la crisi climatica e sull’Uomo custode della terra e non sfruttatore della terra, con il relatore Dott. Salvatore Arpaia, Dirigente di ricerca presso ENEA centro di ricerche Trisaia di Rotondella.

Di seguito alcune nozioni sull’argomento che sarà trattato:

COS’E’ E DI COSA PARLA IL “LAUDATE DEUM” DI PAPA FRANCESCO

Come sottolineano i media vaticani nell’annunciare la pubblicazione online (sul sito del Vaticano, ndr) della “LAUDATE DEUM”, si tratta di un testo in continuità con la più ampia enciclica Laudato si’ del 2015.

Non si tratta perciò di una vera e propria “seconda enciclica”, ma più come un’appendice corposa che ne arriva al completamento del pensiero sull’ecologia integrale della Chiesa di Francesco. Suddivisa in 6 capitoli e 73 paragrafi, nell’esortazione apostolica di Papa Francesco intende specificare e completare quanto già affermato nel precedente testo sull’ecologia integrale: al tempo stesso, il Santo Padre lancia un allarme e una chiamata «alla corresponsabilità di fronte all’emergenza del cambiamento climatico, prima che sia troppo tardi. L’esortazione guarda in particolare alla COP28 che si terrà a Dubai tra fine novembre e inizi di dicembre».

Papa Francesco nel testo diffuso spiega come ad 8 anni dalla Lettera Enciclica “Laudato sì’” ha voluto condividere con la Chiesa «le mie accorate preoccupazioni per la cura della nostra casa comune.

Ma, con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura.

Al di là di questa possibilità, non c’è dubbio che l’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie.

Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti».

Secondo Papa Francesco il problema del clima ha radici lontane, “osando” anche andare oltre l’elemento religioso e prendendo posizione sul dibattito scientifico (come quando al punto 11 del primo capitolo scrive «L’origine umana – “antropica” – del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio»).

Il problema climatico, sottolinea ancora Bergoglio nell’introduzione della “LAUDATE DEUM”, è un problema sociale globale che è «intimamente legato alla dignità della vita umana»: i vescovi degli Stati Uniti hanno espresso molto bene il senso sociale della preoccupazione per il cambiamento climatico, che va oltre un approccio meramente ecologico a cui si appella la Chiesa, «la nostra cura per l’altro e la nostra cura per la terra sono intimamente legate.

Il cambiamento climatico è una delle principali sfide che la società e la comunità globale devono affrontare. Gli effetti del cambiamento climatico sono subiti dalle persone più vulnerabili, sia in patria che nel mondo».

Le informazioni, rileva il Papa, oltre alla riflessione da condurre «da questi ultimi otto anni ci permettono di specificare e completare ciò che abbiamo affermato qualche tempo fa.

Per tale motivo, e perché la situazione che sta diventando ancora più urgente, ho voluto condividere con voi queste pagine».