Aperte le domande per il concorso scuola Pnrr 3: dal 10 ottobre è possibile presentare la candidatura sul portale InPA.
In palio 58.135 cattedre tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di cui 50.866 su posto comune e 7.269 su posto di sostegno.
Il termine per la domanda scade alle 23:59 del 29 ottobre 2025.
Il concorso come fa sapere quifinanza rientra nel cronoprogramma concordato tra il Governo e la Commissione europea per il reclutamento di 70.000 nuovi insegnanti entro giugno 2026, obiettivo vincolante per l’erogazione dei fondi del Pnrr.
Dopo i concorsi scuola Pnrr 1 e Pnrr 2 che hanno portato in cattedra circa 45.000 docenti, questa terza selezione dovrebbe coprire la parte restante, consentendo di chiudere il cerchio.
Il bando prevede 58.135 cattedre complessive, distribuite per ordine e grado:
- scuola dell’infanzia e primaria 27.376 posti;
- scuola secondaria di primo e secondo grado 30.759 posti.
I posti non riguardano solo le disponibilità immediate, ma comprendono anche le vacanze previste fino al 2028, in particolare a seguito dei pensionamenti stimati nel prossimo triennio.
I requisiti di partecipazione variano in base al grado di scuola e al tipo di posto.
Per infanzia e primaria possono partecipare:
- i laureati in Scienze della Formazione Primaria;
- chi possiede il diploma magistrale (o linguistico) conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per le scuole secondarie (medie e superiori) serve:
- una laurea magistrale o Afam di II livello coerente con la classe di concorso;
- abilitazione all’insegnamento, ottenuta tramite percorso da 60 Cfu/Cfa in discipline psicopedagogiche e didattiche.
Sono ammessi con riserva coloro che conseguiranno il titolo entro il 31 gennaio 2026.
Possono accedere anche i docenti precari con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque, di cui uno sulla specifica classe di concorso, senza obbligo di abilitazione.
Per i posti di sostegno è richiesta la specializzazione Tfa sostegno o titolo equivalente conseguito all’estero.
Per gli Itp (Insegnanti tecnico-pratici) fino al 31 dicembre 2025 è sufficiente il diploma tecnico-professionale, dal 2026 servirà una laurea triennale.
La domanda si presenta esclusivamente online sul portale InPA (inpa.gov.it).
Per accedere servono Spid, Cie e una Pec.
La candidatura prevede il pagamento di un contributo di partecipazione, come specificato nei bandi.
Ogni candidato potrà presentare domanda per una sola regione e una sola classe di concorso per grado (più eventuale sostegno).
Vince il concorso chi passa la prova scritta e la prova orale.
Lo scritto si svolge al computer e dura 100 minuti. Prevede 50 quesiti a risposta multipla, così suddivisi:
- 10 quesiti di ambito pedagogico;
- 15 quesiti psicopedagogici (inclusione compresa);
- 15 quesiti didattico-metodologici (inclusa valutazione);
- 5 quesiti di lingua inglese (livello B2);
- 5 quesiti su competenze digitali.
Per superare la prova occorre un punteggio minimo di 70/100.
L’orale consiste in un colloquio multidisciplinare, con simulazione di una lezione.
Anche qui la soglia di idoneità è 70/100. Solo tre volte i posti disponibili per classe di concorso potranno accedere all’orale.
Ai titoli accademici e professionali possono essere attribuiti fino a 50 punti aggiuntivi.
Le prove scritte dovrebbero svolgersi tra dicembre 2025 e marzo 2026, mentre gli orali si terranno entro la primavera. L’obiettivo dichiarato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito è pubblicare le graduatorie definitive entro giugno 2026, così da permettere le nuove assunzioni a partire da settembre 2026.
Per maggiori informazioni, si rimanda ai due bandi pubblicati il 10 ottobre sul portale inpa.gov.it.