C’è un luogo, a Bernalda, che sta cambiando pelle.
Un rettangolo di cemento silenzioso, scrostato, attraversato da passi energici, ma anche da sguardi rassegnati all’abbandono, è ora al centro di una trasformazione che non è solo estetica, ma profondamente simbolica: è il Pattinodromo comunale di via Nelson Mandela, oggi cantiere di colori, gesti e comunità.
È nato PUPA – Pitt ‘U’ PAttinodrom, un progetto di riqualificazione urbana artistica e partecipata che ha riportato vita e visione in un luogo sospeso.
Dieci giorni di lavoro collettivo, con cittadine e cittadini all’opera, per realizzare un grande murales orizzontale che trasforma il vecchio playground in un campo di bellezza condivisa.
Candidato da 5 giovani di Bernalda (Vincenzo Castano, Lorenzo Favale, Clovis Meric De Bellefon, Maria Teresa Russo e Simone Zaccaro), il progetto ha vinto il bando nazionale “Si può fare”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso da Cantiere Giovani, in partenariato con GVS Potenza. PUPA ha da subito ricevuto l’appoggio del Comune di Bernalda, che ha scelto di patrocinare l’iniziativa e supportarla, e ha beneficiato della collaborazione dell’Associazione Lettere Cubitali APS che vanta la realizzazione del progetto di arte urbana, Roots – Storie di comunità nella vicina Marconia.
A guidare l’intervento artistico è il graphic designer e urban artist Antonio Poe, che insieme ai partecipanti ha costruito un’opera fatta di forme geometriche sapientemente utilizzate per comporre un messaggio: gesti essenziali e segni collettivi.
Una composizione visiva che parla di appartenenza, riappropriazione e possibilità.
Un’affermazione silenziosa, ma potente, leggibile solo da chi sa alzare lo sguardo, o semplicemente fermarsi a guardare.
Numerose le imprese locali e i cittadini e le cittadine che con spontanei gesti generosi stanno contribuendo all’iniziativa, amplificandone la dimensione comunitaria.
Nel cuore di questo progetto c’è l’idea che prendersi cura di uno spazio sia un atto politico, affettivo, culturale.
Che ridipingere un campo significhi anche ridipingere l’idea stessa di spazio pubblico, restituire identità e valore alla città, costruendo relazioni, alleanze, nuovi immaginari.
I gesti di cura con cui una comunità nutre i posti che abita.
PUPA è questo: un acronimo affettuoso, un nome curioso che gioca con le iniziali del luogo, ma che evoca anche trasformazione, metamorfosi.
Come una crisalide urbana che si prepara a diventare farfalla.
È un invito ad agire, a prendersi cura, a immaginare insieme una città di bellezza e di giustizia.
In questi giorni le ultime pennellate, le linee di campo a contrasto e, alla fine dei lavori, questo gesto di cura di 800 metri quadri sarà celebrato con un torneo di basket, un DJ set e una festa della comunità.
La bellezza come esperienza condivisa è uno dei valori più altri che una comunità possa sperimentare.
PUPA – Pitt ‘U’ Pattinodromo è un progetto realizzato in collaborazione con Lettere Cubitali APS; con il supporto di “Si può fare”, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e promosso da Cantiere Giovani in partenariato con GVS Potenza; con il patrocinio e supporto del Comune di Bernalda.
Ecco le foto dei ragazzi all’opera.