Le immagini parlano da sole: dove un tempo c’erano dune naturali, pinete e spiagge libere, oggi ci sono cumuli di rifiuti, ferraglie, plastica ovunque, bottiglie rotte e un senso di abbandono totale.
È questo il quadro desolante denunciato da EHPA Basilicata, che accende i riflettori sulla gravissima situazione ambientale lungo il litorale jonico, in particolare nella zona di Terzo Cavone, nel territorio comunale di Scanzano Jonico.
Dichiara con amarezza il presidente di EHPA Basilicata, Bruno Scarabaggio:
“Siamo veramente alla frutta, se così possiamo dire.
Gli spazi che un tempo erano riserve, pinete e spiagge incontaminate, oggi sono diventati vere e proprie discariche a cielo aperto.
È inammissibile il comportamento incivile di chi abbandona rifiuti di ogni genere, ma è altrettanto inaccettabile l’inerzia delle amministrazioni locali, che da anni voltano lo sguardo altrove.
E non parliamo solo di piccoli comuni senza risorse: Scanzano Jonico ne è l’emblema.
Le foto che presentiamo parlano chiaro: Terzo Cavone è sull’orlo di diventare una bomba ecologica.”
I volontari di EHPA hanno documentato la situazione in diversi sopralluoghi, raccogliendo materiale fotografico, video e coordinate GPS che mostrano con chiarezza come l’intera zona costiera sia priva di manutenzione, sorveglianza, servizi igienici funzionanti e cartellonistica ambientale.
In molti punti la spiaggia è resa inaccessibile dalla sporcizia.
La costa lucana è trattata come se fosse terra di nessuno.
L’unica attività costante dei comuni è l’abbandono totale che si ricordano delle periferie solo sotto elezioni o a inizio stagione turistica. Per il resto dell’anno? Nulla. Né bonifiche, né controlli, né progettualità.”
L’associazione denuncia una gestione frammentata e inefficace, con enti che si rimpallano responsabilità mentre il territorio continua a degradarsi. Il danno non è solo ambientale ma anche economico e culturale: la scarsa qualità delle spiagge scoraggia i turisti più attenti, danneggia le attività locali e compromette l’immagine di un’intera regione che fa della natura uno dei suoi punti di forza.
Per questo EHPA rivolge un appello pubblico:
•Interventi urgenti di pulizia, bonifica e messa in sicurezza delle spiagge;
•Controlli attivi contro l’abbandono dei rifiuti, con sanzioni reali ed efficaci;
•Installazione di telecamere e vigilanza ambientale, soprattutto nei punti più critici;
•Coinvolgimento delle associazioni ambientali nella pianificazione territoriale.
Conclude Scarabaggio:
“Non accetteremo più silenzi istituzionali.
Chi ha la responsabilità di amministrare il territorio deve agire. Basta slogan, basta selfie sulle dune. Serve una svolta concreta e immediata.”
EHPA Basilicata invita cittadini, comitati civici, giornalisti e operatori del turismo a non restare indifferenti, a documentare e segnalare ogni situazione di degrado.
“Il mare non ha voce, ma ha bisogno di chi lo difende. E noi non smetteremo di farlo.”
Ecco le foto.