Superbollo verso l’abolizione. Salvini: “Via una tassa odiosa”. Ecco i dettagli

“Meno tasse e ossigeno per l’automotive: mentre siamo determinati affinché l’Europa consenta l’utilizzo di biocarburanti per le auto prodotte dal 2035, grazie all’intesa con il Mef del ministro Giancarlo Giorgetti vogliamo abolire il superbollo auto.

Significa cancellare una tassa odiosa, dare ossigeno al mercato, sostenere nei fatti un settore prezioso che coinvolge – in modo diretto e indiretto – milioni di famiglie”.

Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una nota.

Come riporta quifinanza: “Il superbollo viene annoverato fra le cosiddette ‘microtasse’ che colpiscono beni specifici, talvolta anche in modo iniquo ed irrazionale.

Il bollo sulle auto ‘di lusso’ si concretizza in un contributo aggiuntivo al classico bollo, che si applica alle auto con potenza superiore ai 185 kW.

La tassa, originariamente, voleva colpire le auto di lusso e dunque le classi più agiate, ma oggi le auto con potenza superiore a tale limite non sono solo le sportive e quelle di lusso, ma anche grandi SUV, possesso di famiglie medie e magari con figli.

La tassa è calcolata in 20 euro per ogni KW superiore ai 185 e si stima che, per esempio, un’auto di potenza parti a 250 KW risparmierebbe 1.300 euro di bollo. Una cifra davvero enorme che spesso dissuade dall’acquisto di certi modelli di auto.

L’ACI sposa l’idea di Salvini

L’annuncio dell’eliminazione del superbollo è stato colto al volo dall’ACI, che promuove a pieni voto l’iniziativa, considerandola distorsiva per il mercato dell’auto.

‘Finalmente, come preannunciato dal Vice Ministro Maurizio Leo, dopo ben 11 anni, si mette mano al superbollo dell’auto, una tassa tanto iniqua quanto inutile’, ha affermato il presidente dell’Automobile Club Angelo Sticchi Damiani, ringraziando il governo ‘per aver compreso come questa supertassa rappresenti un’anomalia’.

Secondo il numero uno dell’ACI, ‘l’unico effetto (del Superbollo) è quello di distorcere e deprimere il mercato automobilistico nazionale, che annovera, tra l’altro, i più prestigiosi costruttori automobilistici mondiali’.

‘La sua abolizione riconsegnerà piena libertà nella produzione e nell’acquisto dell’auto, senza artificiali limitazioni’, ha concluso Sticchi Damiani.

Guerra alle microtasse

L’abolizione del superbollo potrebbe arrivare nell’ambito della delega fiscale, che sarà operativa nell’arco dei prossimi due anni e punterà, fra l’altro, ad abolire le ‘microtasse’ inutili ed inique.

Occorrerà però vedere quante risorse il governo avrà a disposizione, quindi occorrerà aspettare almeno l’autunno, la stesura della Nadef e la Legge di bilancio.

Ma c’è da considerare che le entrate fiscali derivanti dal superbollo ammontano a soli 100 milioni di euro l’anno, che potrebbero essere facilmente reperiti per altre vie.

Oltre all’abolizione del superbollo e delle altre microtasse, il ddl fiscale punterà su intervento per le famiglie, la riduzione della tassazione delle tredicesime e l’introduzione del sistema a tre aliquote”.