Scanzano Jonico, lidi incendiati: “abbandonati dalle istituzioni, è come essere stati violentati due volte”! La denuncia

“Ho voluto verificare con i proprietari del lido Baia delle Scimmie, a cui continua ad andare tutta la nostra solidarietà per i danni subiti dagli incendi, se vi fosse stato qualche avanzamento nella situazione, nelle indagini, soprattutto nelle relazioni con quelli che avevo già definito ‘professionisti della promessa facile’, consiglieri e assessori da Merra a Cariello, compreso lo stesso Presidente Bardi, che oltre a presentarsi immediatamente davanti alle telecamere della stampa, null’altro hanno fatto”.

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva, che aggiunge:

“Con grande rammarico, nel corso della mia visita mi hanno spiegato che si sentono lasciati soli dalle istituzioni.

I proprietari dei lidi che sono stati incendiati e abbandonati, si sentono violentati due volte, impegni sono stati presi e non mantenuti, risorse non ne sono arrivate.

Intanto hanno dovuto reinvestire per ricominciare senza perdere una stagione turistica che si sta rivelando, tra l’altro, anche fallimentare.

Non un riconoscimento o un ristoro, ma neanche un incontro per cercare una soluzione possibile.

Hanno fatto nuovi debiti per prestiti da amici e con le banche.

Un aiuto poteva servire ad affrontare la stagione e rimettere in piedi le attività che sono state distrutte, quando erano pronte per iniziare a produrre.

Rimpalli di responsabili, un solo incontro fatto a Potenza con l’assessore Merra che li ha rimbalzati presso Sviluppo Basilicata, senza sortire alcun esito e poi il silenzio assoluto.

Anche l’altro lido, il Kikka, è nelle stesse condizioni.

Per domani, inoltre, a Scanzano è prevista – da quanto abbiamo appreso – la passerella di Salvini della Lega in concomitanza della visita nella vicina Calabria.

A distanza di due mesi, in attesa degli esiti delle indagini, siamo nuovamente a chiedere al Presidente Bardi di convocare i proprietari e, magari, le associazioni antiusura e trovare una soluzione possibile, come avevamo indicato immediatamente e senza necessità di fare passerelle illusorie.

Avevamo proposto come Italia Viva, presentando un ordine del giorno alla legge di stabilità regionale 2022, nei giorni immediatamente a seguire i fatti incendiari di Scanzano Jonico che, in base alla legge regionale 21 del 2015 che regola la prevenzione al fenomeno di usura ed estorsione, la Giunta Regionale si impegnasse a sostenere consorzi, fondazioni, associazioni prevedendo incrementi a sostegno del fondo antiusura.

Presidente Bardi appare inconcepibile che non si possa studiare una formula di legge che affidi alle associazioni anti usura, ad esempio, le somme attraverso cui poi consentire alle imprese balneari colpite di ricominciare da subito.

La nostra proposta è praticabile, oppure si pensi direttamente a un fondo di ristoro.

In ogni caso, oggi l’assenza del Governo regionale sta solo facendo il gioco della malavita.

SI impedisce a chi vuole lavorare di farlo, si impedisce di rialzare la testa e recuperare la dignità persa.

Si attesta che l’istituzione, purtroppo, rimane fuori.

Infatti pensiamo al notevole ritardo con il quale il Presidente del Consiglio Cicala, dopo diverse sollecitazioni, ha insediato il 20 luglio scorso, i due osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, l’Osservatorio regionale per la valorizzazione di beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l’Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso, istituiti ai sensi delle leggi regionali del 6 ottobre 2021, n.41 e e n. 42.

Per ora siamo alla retorica della legalità.

Ora si vada oltre e si agisca per il suo ripristino, piuttosto, a Scanzano come ovunque sul nostro territorio”.