“Su tutte le aree bonificate e messe in sicurezza, è necessario operare per il rilancio economico-produttivo, sempre nell’ambito della sostenibilità ambientale in un’ottica di economia circolare”.
È la posizione di Legambiente Basilicata, espressa stamattina durante l’incontro in municipio con l’assessore all’Ambiente Massimiliano Amenta sul futuro della piattaforma di La Martella, con annessa discarica comunale ormai quasi del tutto bonificata.
Per l’associazione era presente:
- il presidente regionale Antonio Lanorte, con il direttore regionale Valeria Tempone;
- Antonella Salvatore Ambrosecchia, vice presidente della sezione materana,
- Nadia Saponaro, componente del direttivo cittadino.
L’assessore Amenta ha descritto la situazione attuale del sito, spiegando agli ambientalisti quali siano i due scenari possibili, ovvero la chiusura e il lungo iter trentennale passivo del post mortem, o il rilancio con la realizzazione di una cittadella green, che preveda l’ottimizzazione del rifiuto per produrre energia pulita.
Ha detto Amenta:
“Riuso, resilienza e recupero, queste devono essere le parole d’ordine perché a La Martella non potrà più arrivare il rifiuto ‘talquale’ da depositare: quell’epoca è finita e si deve chiudere i conti di quel luogo con il suo passato anche doloroso.
Quindi, si deve ragionare nell’ottica della sostenibilità ambientale, guardando anche alle energie rinnovabili, sul solco del progetto della Comunità energetica che questa Amministrazione comunale sta sostenendo.
In questo ci viene molto incontro la moderna tecnologia, supportata dai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in piena sintonia con il Piano regionale dei rifiuti”.
Un discorso sposato in pieno dai rappresentanti di Legambiente.
Anche gli ambientalisti, come gli Ordini professionali e le associazioni datoriali, saranno coinvolti attivamente nel consiglio comunale aperto previsto a fine mese, all’esito del quale si dovrà decidere innanzitutto se chiudere o rilanciare la piattaforma di La Martella.