Matera, minacce al personale Cup: “operatrice costretta a chiudersi in una stanza”. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo una nota del capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli:

“Mi sarei aspettato che la Direttrice Generale dell’ASM di Matera esprimesse solidarietà alla operatrice del CUP di Matera per le minacce di aggressione subite, ed invece, stupito e attonito, devo prendere atto che la Dott.ssa Sabrina Pulvirenti per motivi assurdi smentisce quanto dimostrato da atti denunciati pubblicamente preferisce la polemica alla sensibilità che, invece, in questi casi dovrebbe ispirare tutti.

Rinnovo la solidarietà alla operatrice del CUP per le minacce di aggressione subite.

Stupisce il fatto che, sebbene l’operatrice sia stata costretta a chiudersi in una stanza per evitare il peggio, non venga considerata la gravità della valenza psicologica di quanto accaduto: davvero dobbiamo spiegare queste cose?

Forse stare nell’ambiente ovattato della sua stanza all’ASM in via Montescaglioso, o in giro per i tanti incarichi che ricopre, hanno fatto perdere la sensibilità alla d.ssa Pulvirenti.

Si ravveda ed esprima la giusta solidarietà alla operatrice interessata ed a tutte le operatrici ed operatori tutti i giorni sotto pressione, insieme ai cittadini in fila.

Se la Direttrice Generale si è sentita punta circa la valutazione critica della gestione dell’ASM di Matera, che probabilmente non è in grado più di portare avanti in considerazione anche del suo incarico alla direzione del CROB di Rionero e che tutto questo debba avvenire in virtù che deve spostarsi da Roma per venire in Basilicata, sono temi politici che non devono confondersi con la solidarietà ad una lavoratrice oggetto di minacce nell’esercizio del proprio lavoro.

E’ evidente che la direttrice Sabrina Pulvirenti non conosce cosa accade agli sportelli del Centro delle Prenotazioni Uniche.

Faccia qualche sopralluogo e poi venga a discutere insieme alle rappresentanze sindacali in IV Commissione al fine di comprendere quali sono i provvedimenti da mettere in campo, perché il rispetto del lavoro dei nostri medici, operatori sanitari e degli operatori del centro di prenotazione unica che lavorano al contatto con il pubblico sia rispettato e condiviso”.