Matera, lettera aperta al Ministro per il Sud Provenzano: “sulla ZES “il toro va preso per le corna” e… subito”

E’ il materano Nicola Locuratolo ad inviare una lettera aperta al Ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano per incalzare il completamento delle infrastrutture statali e garantire un prosieguo allo sviluppo economico del territorio.

Di seguito la lettera:

“Tempus fugit, memento mori”

Sognando California e sognando… Ferrovia a Matera, mi sembra di vivere un mondo surreale.

Tralasciando i tempi ormai remoti da decenni passati su questo tema, voglio riferirmi solo agli ultimi incontri: uno sul Progetto Atlante 2000 tenutosi a Sant’Angelo le Fratte, a più di cento chilometri dall’area interessata, per un porto (industriale e non turistico) a Policoro con un’area interportuale a Metaponto;

tre giorni dopo, a Ferrandina, un convegno sulla ZES ionica lucana con area retroportuale del Porto di Taranto collocata nella piana di Pisticci-Metaponto;

ora questa occasione: Ministro, sulla ZES, “il toro va preso per le corna” e…subito.

Ma qui siamo a Matera, non c’è alcun toro, forse forse un “bos lassus firmius figit pedem”, un bue stanco che più fermamente infigge il piede e resta INERTE.

Di tante parole, procedure da fare, di Enti da coinvolgere, di Autorità e quant’altro ce n’è ad uffa, ad iosa, fin troppo (ed i presenti, contenti per la sua assenza per altri impegni, ne hanno gioito) .

E’ mancato, invece con la sua assenza, la presenza dello Stato e quindi, Lei, per l’opera più importante e propedeutica allo sviluppo che si attende a promuovere.

L’infrastruttura “europea” che dovrà o dovrebbe provvedere al trasporto dei containers che potrebbero accumularsi nella aree retroportuali dei porti adriatici già pronti (Ravenna, Ancona, Brindisi), dei porti ionici (Taranto, ex-Ilva, Crotone, R.Calabria, Augusta) ed anche del porto tirrenico di Gioia Tauro che potrebbe trovare la convenienza ad utilizzare la linea ferroviaria di A.C. adriatica Milano-Palermo (via Matera), per portarli oltre il traforo del San Gottardo nel Nord/Europa.

E’ questo un intervento la cui regia spetta allo Stato e non certo alle Amministrazioni Comunali, alle Autorità Portuali, ai Consorzi Industriali ed alle Imprese singole o Associate, ma qui lo Stato, con la Sua assenza, è stato completamente assente ed allora stiamo triturando aria fritta e rifritta.

Quando la Via della Seta vorrà sbarcare nel Mediterraneo e non solo nel Pireo, ma anche in Italia ci faremo trovare impreparati e salteremo d’un colpo questa grande occasione di sviluppo per le nostre strutture portuali.

E, come si dice “buonanotte al…secchio”, ci accontenteremo di vedere alcune migliaia di containers transitare su gomma rendendo un pessimo servizio alla sicurezza della circolazione stradale, al contenimento delle emissioni da scarico e di polveri di pneumatici ed allora teniamo presente che “tempus fugit, memento mori”.

E, allora, Signor Ministro, invece di intervenire in esibizioni estemporanee al Nord e, due ore dopo, al Sud senza “quagliare niente”, ecco quello che deve far produrre allo Stato:

La linea ferroviaria di Alta Capacità Milano-Palermo (via Matera).

E lo Stato avrà annientato il gap infrastrutturale fra il Nord-Italia ed il Sud-Italia e la Sicilia non sarà più solo un’isola, ma sarà anch’essa continente, in continuità fisica con il territorio nazionale.

E Le ricordo che Lei è il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale!”.