Matera: al via l’iter per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile. I dettagli

L’Amministrazione Comunale di Matera, ha approvato nell’ultima Giunta la costituzione sul territorio materano di una Comunità Energetica Rinnovabile che, aggregando utenze private e pubbliche, possa favorire la costruzione di una infrastruttura tecnologica diffusa affinché si potrà beneficiare anche a Matera non solo dello sviluppo di energia pulita ma anche degli incentivi statali previsti (direttiva 944/2019, per il 2022).

La costituenda Comunità Energetica Rinnovabile materana si propone come primo progetto “pilota”, utile ad acquisire un adeguato livello di know how, con la finalità di poter replicare l’esperienza ed estenderla all’intera comunità e al territorio nel suo complesso.

Sarà quindi predisposta una manifestazione di interesse finalizzata ad individuare il soggetto facilitatore ed erogatore di servizi per la costituzione della comunità energetica di Matera “C.E.R. Matera”, con funzioni di produttore e proprietario degli impianti delle comunità energetiche oppure che eroghi servizi di gestione delle comunità energetiche i cui impianti siano di proprietà dell’ente e/o degli utenti appartenenti alla “C.E.R. Matera”(come indicato in delibera).

Un primo step a cui seguiranno come da indirizzo deliberato, tutti gli adempimenti conseguenti necessari alla costituzione della Comunità Energetica “C.E.R. Matera 1”, come l’elaborazione di una bozza di un opportuno Statuto e Regolamento che sarà condiviso con cittadini e mondo produttivo.

Il Sindaco dichiara:

“E’ un primo importante passo in avanti verso una energia sempre più pulita, autoprodotta e autoconsumata anche a Matera.

Grazie alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019 sono state introdotte anche nel nostro Paese le “comunità energetiche rinnovabili”, di fatto vere e proprie associazioni tra cittadini, imprese ed enti locali che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

Comunità già presenti in alcuni Paesi del Nord Europa come Danimarca e Germania.

La legge nazionale del 2019 è un importante strumento giuridico, perché attribuisce anche una dignità giuridica alle comunità energetiche verso uno scenario energetico basato sulla generazione distribuita coprodotta, che porterà allo sviluppo di energia a chilometro zero e di reti intelligenti o smart grid.

Per gli enti locali un’opportunità da non perdere con reali benefici ambientali, perché evita di produrre energia da fonti fossili ed evita dispersioni energetiche, in linea con la visione di sostenibilità a cui questa amministrazione tiene particolarmente.

Stavamo lavorando da tempo su questo progetto, con il confronto anche di alcune associazioni e cittadini sul territorio, esprimo dunque compiacimento in tal senso per l’operato dell’assessore all’Innovazione Angelo Cotugno”.