In provincia di Matera sempre meno imprese-laboratori artigiani. Questa la situazione

“Bisogna investire e puntare sui giovani, sulle eccellenze e sulla digitalizzazione per dare una mano concreta alle piccole e medie imprese.

Dopo le difficoltà nate a causa della pandemia, urge mostrare vicinanza a tutti coloro che hanno fatto una vita di sacrifici anche per il proprio territorio.

Ricordo che in un anno – tra il terzo trimestre 2022 e il terzo trimestre 2023 – in provincia di Matera sono ‘scomparse’ ben 107 imprese-laboratori artigiani.

Secondo i dati aggiornati di Unioncamere, le ditte artigiane del Materano sono 3.238, mentre prima erano 3.345.

Le cancellazioni dagli Albi camerali più consistenti si sono registrate nelle costruzioni (meno 48 ditte artigiane) e nel commercio (meno 9 unità)”.

È quanto dichiara Antonio Cappiello, esponente materano di Democrazia Cristiana con Rotondi, che aggiunge:

“È evidente che il settore non possa reggere a lungo.

Mi riferisco in particolare agli artigiani e ai piccoli imprenditori che continuano ad essere un’eccellenza dei nostri territori offrendo un valore aggiunto al nostro turismo.

Però, per troppi anni, sono stati dimenticati, pertanto, è giunto il momento di dare un segnale e investire nei loro confronti.

Solo così potranno affrontare le sfide della contemporaneità rimanendo competitivi.

Da sempre sono dalla loro parte e mi batterò per garantire un sostegno valido ai piccoli e medi imprenditori.

Serve maggiore respiro e il centrodestra saprà avere un occhio di riguardo verso coloro che, con il duro lavoro, rappresentano la spina dorsale dell’economia lucana e, da sempre, hanno aiutato la nostra regione a essere un luogo speciale per i tanti visitatori provenienti da tutto il mondo.

Dunque occorre dare una risposta seria e investire per permettere loro di poter continuare a produrre e trasmettere il loro patrimonio di saperi alle nuove generazioni“.