Trasmettiamo e pubblichiamo il comunicato del Segretario Regionale aggiunto UIL FPL, Verrastro Giuseppe:
“Si aggrava la fuga dalla sanità pubblica a causa delle liste d’attesa sempre più lunghe e dell’impossibilità economica per molti cittadini di accedere alle cure.
Secondo il Rapporto annuale 2025 dell’Istat, nel 2024 quasi un italiano su dieci (9,9%) ha rinunciato a visite o esami specialistici, in crescita rispetto al 2023 (7,5%) e ai livelli pre-pandemici del 2019 (6,3%).
Le motivazioni principali sono le liste d’attesa (6,8%) e le difficoltà economiche (5,3%).
L’Istat segnala che il problema delle attese è diventato l’ostacolo più pesante all’accesso alle cure, superando anche i limiti economici.
La rinuncia colpisce in modo particolare le donne e le persone tra i 45 e i 54 anni, ma cresce anche tra i cittadini del Nord e tra i più istruiti, a dimostrazione di un progressivo appiattimento dei vantaggi sociali e territoriali.
In parallelo, cresce il ricorso al settore privato: nel 2024, il 23,9% della popolazione ha pagato interamente di tasca propria l’ultima prestazione sanitaria, contro il 19,9% dell’anno precedente.
La situazione in Basilicata riflette pienamente questo quadro nazionale.
Secondo l’Osservatorio Gimbe, nel 2023 circa il 6,7% dei lucani ha rinunciato a curarsi.
Un dato che, pur rimanendo sotto la media nazionale, resta preoccupante e stabile rispetto al 7,5% rilevato da Cittadinanzattiva nel 2022.
Le cause principali sono le stesse: difficoltà economiche, attese troppo lunghe e scarsità di servizi sanitari accessibili sul territorio.
A peggiorare ulteriormente la situazione vi è una grave carenza di personale medico e infermieristico nelle strutture sanitarie regionali.
In Basilicata, molti ospedali e ambulatori operano con organici ridotti, mettendo a rischio la qualità e la tempestività delle prestazioni sanitarie.
Il personale medico è sottodimensionato e spesso costretto a turni estenuanti, mentre il numero di infermieri è ben al di sotto degli standard raccomandati.
Come UIL FPL, abbiamo più volte denunciato i turni massacranti a cui sono sottoposti medici, infermieri e operatori sanitari.
Una condizione insostenibile che compromette non solo la salute degli stessi lavoratori, ma anche la qualità dell’assistenza ai cittadini.
Vigileremo con attenzione e ci attiveremo in ogni sede possibile affinché gli operatori siano tutelati e venga garantita loro la dignità professionale che meritano.
Non è più tollerabile che la mancanza di programmazione e di interventi concreti gravi interamente sulle spalle dei professionisti della sanità.
In questo contesto, è evidente come la sanità pubblica in Basilicata stia affrontando una crisi profonda e trascurata, con un impatto diretto sulla salute e sui diritti fondamentali della popolazione.
È urgente un cambio di passo che metta al centro i bisogni delle persone e il rispetto di chi ogni giorno lavora per garantire cure e assistenza”.